Strage in Iran, l'Isis rivendica e invita sui social a "colpire ovunque ebrei e cristiani"
IRAN. La guerra nel Medio Oriente raggiunge il 91º giorno, con esplosioni a Kerman, in Iran, che hanno causato almeno 84 morti. La Magistratura iraniana ha attribuito gli attacchi all'Isis. Successivamente, lo Stato Islamico ha rivendicato la responsabilità tramite un post su Telegram, citato da Al Arabiya online, invitando sui social a "colpire ovunque ebrei e cristiani".
Dal Libano lanciati due razzi anticarro, con uno che ha colpito un'abitazione nella città israeliana di Metula. Il leader di Hezbollah, Nasrallah, ha condannato l'uccisione del numero due di Hamas in Libano, Al Arouri, definendola una palese aggressione israeliana.
La peggiore strage nella storia della Repubblica islamica. A provocare le esplosioni, ha affermato il sedicente Stato islamico sui suoi canali Telegram, sono stati due suoi kamikaze. Ma Teheran continua comunque a sostenere che dietro ai terroristi si nascondano Washington e Israele.
Le immagini di manifestazioni in varie città iraniane, con i partecipanti che intonano i consueti slogan di 'morte a Israele' e 'morte all'America', trasmesse dalla televisione di Stato. Mentre per il giorno dei funerali delle vittime le autorità hanno invitato la popolazione a scendere nuovamente in piazza per esprimere la loro condanna contro i governi israeliano e americano, in questo momento di estrema tensione per il conflitto mediorientale, in cui la Repubblica islamica sostiene Hamas e il movimento sciita libanese di Hezbollah.
Blinken diretto in Iran
Contemporaneamente, il segretario di Stato americano Blinken si è diretto in Medio Oriente con l'obiettivo di garantire un aumento immediato degli aiuti a Gaza.
Il 5 gennaio, alle 00:10, la Mezzaluna Rossa Palestinese ha espresso profonda preoccupazione per la sicurezza del suo personale e di coloro che si rifugiano nell'ospedale Al Amal e nel quartier generale a Khan Younis, nel sud di Gaza. (Fonte: Ansa)