Le scarpe di Viviana Parisi erano solo un po’ graffiate, ma ancora abbastanza pulite. Gli investigatori ritengono che la deejay trovata morta l’8 agosto non abbia camminato molto nei boschi di Caronia, subito dopo essere scesa dall’auto e aver oltrepassato un guard rail dell’autostrada Messina-Palermo assieme al figlioletto di quattro anni, Gioele (non sappiamo ancora se era vivo o morto in seguito a un incidente in galleria).
Il dettaglio di “quelle scarpe abbastanza pulite”, come dice un investigatore, rilancia la pista di un’aggressione improvvisa, forse da parte di uno o due Rottweiler visti in zona negli ultimi giorni.
Ascoltato il proprietario degli animali
L’AdnKronos riferisce che il proprietario degli animali è stato ascoltato dagli investigatori della squadra mobile di Messina. Per certo, dall'autopsia è emerso che sulla gamba della donna c'erano dei morsi di animali, ma non è ancora chiaro quali, bisognerà attendere il risultato delle analisi dei medici legali, che arriveranno nel giro di un paio di mesi.
La richiesta del procuratore
Il procuratore di Patti Angelo Vittorio Cavallo ha chiesto anche di sapere cosa c’è sotto le unghie delle mani della donna, un altro dettaglio importante per provare a ricostruire cosa è accaduto veramente.
Una scarpa era al piede di Viviana, l'altra a poca distanza. Davvero la donna stava correndo per difendere se stessa e il figlioletto? In quest’altra drammatica ipotesi, dunque, Viviana potrebbe aver cercato riparo su un traliccio dell’Enel, ma da lì sarebbe caduta. Ipotesi su ipotesi, mentre continuano le ricerche del piccolo Gioele.
Oggi, è il tredicesimo giorno del giallo di Viviana e Gioele
Proseguono senza sosta anche a Ferragosto, per il 12esimo giorno consecutivo, le ricerche di Gioele Mondello, 4 anni, scomparso lo scorso 3 Agosto con la madre Viviana Parisi, poi trovata morta nelle campagne di Caronia.
Anche oggi 70 uomini tra vigili del fuoco, forestali, protezione civile, polizia e carabinieri del gruppo Cacciatori di Sicilia stanno perlustrando la zona dove era il cadavere della donna e quelle limitrofe con l'aiuto di droni e cani molecolari. Controllati anche casolari e pozzi.
Le indagini
Le indagini, coordinate dalla Procura di Patti, proseguono in tutte le direzioni; resta aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio e sequestro di persona. Grazie al video recuperato a Sant'Agata di Militello prima che la donna avesse un incidente in galleria c'e' un punto fermo: il bimbo era vivo a sant'Agata di Militello e in buone condizioni.
Cosa è accaduto dopo l'incidente?
Gli inquirenti ora si stanno dunque concentrando su quanto accaduto subito dopo l'incidente con un camion di operai avvenuto sulla galleria dell'autostrada prima di Caronia.
Una delle ipotesi e' quella che il bimbo sia morto nell'impatto e poi Viviana si sia suicidata magari seppellendo prima il corpo del figlioletto.
La polizia stradale conferma tuttavia come l'incidente sia stato di lieve entita', anche se non si puo' escludere nulla.
Altre ipotesi
Un'altra ipotesi e' quella che madre e figlio siano stati assaliti nelle campagne di Caronia da cani o da altri animali selvatici trovando la morte . Un'altra possibilita', esclusa pero' dai familiari, è questa. La madre, magari spaventata per l'incidente, soffrendo anche di depressione, abbia potuto in un raptus uccidere il figlio e poi suicidarsi.
La pista dell'omicidio
Infine si batte anche la pista dell'omicidio da parte di qualcuno magari incontrato sul posto. Da giorni uomini della scientifica stanno analizzando i tabulati telefonici, il pilone nei pressi del quale e' stato trovato il cadavere della donna e l'auto.
Anche un geologo forense, specializzato nella ricerca di corpi sotterrati, sta analizzando il tragitto della donna. Solo le risultanze dell'autopsia e le testimonianze dei turisti che hanno visto Viviana e il figlio dopo l'incidente, ma che ancora non si sono presentati agli inquirenti, potranno fare luce sulla vicenda. (ANSA)
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