E' corsa alle 500 mila dosi giornaliere di vaccini anti Covid. Una corsa che deve avere un piano ben delineato che coinvolga tutte le parti, comprese le regioni.
500 mila dosi di vaccini al giorno, è corsa
Alle 500 mila dosi di vaccino somministrate "non si arriverà domani mattina, dobbiamo interagire con il territorio". Anche l'intervento delle regioni è decisivo per realizzare il preciso obiettivo della campagna vaccinale.
A parlare è Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione Civile. Oggi si è riunito alla Camera in commissione Affari sociali sullo stato di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da Sars-CoV-2.
Curcio ha sottolineato la necessità di procedere nella ricognizione regione per regione. E' importante capire "il livello di disponibilità" delle regioni e dei territori. Sono quindi necessari dei luoghi dove somministrare dosi di vaccino.
Le amministrazioni territoriali collaborano ai vaccini
"Stiamo 'stressando' le amministrazioni territoriali per accompagnarle a questi numeri. Dobbiamo utilizzare gli spazi a disposizione, è il territorio a conoscerli e quindi ad indicarli", ha detto Curcio, evidenziando che quando si parla di 500mila dosi giornaliere occorre "incrociare le curve di arrivo delle dosi con quelle della capacità del territorio di poterle somministrare".
Intanto in Campania parla il Sindaco
Il Sindaco de Magistris ospite ad Agorà, ha commentato la situazione dei vaccini e della scuola in Campania. A più riprese il Sindaco ha ribadito la necessità di un maggior intervento dello Stato.
Le parole del Sindaco
"La Campania e Napoli sono più o meno nella media. Mi auguro che tutti i buoni auspici che ascoltiamo si realizzino ma trovo sconfortante che non si sia ancora realizzato in modo adeguato un coordinamento nazionale sui vaccini"
Aggiunge che "ci sono molti casi di discriminazione territoriale, di confusione totale rispetto a chi deve essere vaccinato, ci sono differenze assolutamente inaccettabili tra Regioni."
Secondo il sindaco, lo Stato deve intervenire.
"Se alcuni Regioni non sono in grado di realizzare un piano vaccinale adeguato, è venuto il momento che lo Stato intervenga.
C'è bisogno che lo Stato sia autorevole e che il Governo faccia rispettare i criteri di vaccinazione indicati perché di furbetti che saltano la fila ce ne sono tantissimi ed è una brutta immagine per il Paese" dice il Sindaco.
"Abbiamo vissuto fin troppo la dialettica tra Stato e Regioni che forse conviene a tutti visto che non vi pongono rimedio - ha proseguito - io credo che sia venuto il momento in cui si deve fermare il dibattito e si deve operare"
"Vorrei vedere infermieri e medici che vaccinano 500mila persone al giorno e chi non rispetta i criteri viene sanzionato, altrimenti discutiamo all'infinito", ha concluso il Sindaco.
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