Il ministro Roberto Speranza ha prorogato fino a fine mese le limitazioni disposte dall’ordinanza del 30 marzo per quanto riguarda i viaggi. Arriva l'ulteriore stretta sui viaggi all'estero.
Stretta sui viaggi all'estero
Il ministro Roberto Speranza ha prorogato fino a fine mese le limitazioni disposte dall’ordinanza del 30 marzo per quanto riguarda i viaggi. Chiunque decida di rientrare in Italia dall’estero dovrà, come da decreto, sottoporsi a tampone molecolare o antigenico.
Cosa fare una volta rientrati
Chiunque decida di rientrare in Italia dall’estero dovrà, come da decreto, sottoporsi a tampone molecolare o antigenico. Quest'ultimo deve essere effettuato nelle 48 ore prima dell’ingresso nel Paese. Bisognerà in conclusione sottoporsi a sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario per cinque giorni e al termine dell’isolamento bisognerà effettuare un altro test di conferma.
Questo iter vale per tutti quelli che arrivano da uno o più Stati dell’Unione Europea. Si aggiungono dal 7 aprile in questo elenco di paesi anche Austria, Israele, Regno Unito e Irlanda del Nord. (SalernoNotizie)
Stretta - Scuola
Scuola - E' ufficiale. Scuole aperte da mercoledì 7 aprile fino alla prima media anche in zona rossa. Mentre fino alla terza media le scuole saranno aperte anche in zona gialla e arancione, dove le scuole secondarie di secondo grado potranno restare aperte con forme flessibili e miste tra presenza e didattica a distanza tra il 50 e il 75%.
Sono queste le linee guida generali fissate dal decreto del governo del 1° aprile. Il nuovo decreto ha introdotto una significativa novità sulla presenza degli studenti in classe, considerando finalmente la scuola prioritaria rispetto alle altre attività.
Lo stesso decreto toglie, inoltre, ai governatori il potere di apertura o chiusura sulle scuole.
Il ritorno in classe dei bambini più piccoli è stato deciso dal governo ma, sottolinea Silvio Brusaferro dovrà essere accompagnato necessariamente «da misure molto strette di controllo. Facciamo un investimento sulla scuola, che è prioritaria, e che richiede grande attenzione in tutto il resto».
"Credo sia possibile avere la conclusione dell’anno scolastico in presenza per tuti gli studenti" ha detto Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università di Milano. Che aggiunge: "ma occorre un impegno di attenzione complessivo, di buon senso, perché ogni tanto si vedono comportamenti incongrui e sottovalutazione del rischio."
Le deroghe non mancano.
Scuola - Cosa succederà mercoledì prossimo
Le date
Dal 7 aprile al 30 aprile 2021 saranno svolti in presenza i servizi per l’infanzia e dell’attività scolastica. Inoltre sarà in presenza la didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado. Asili, scuole elementari e prima media restano aperte.
Zone rosse
Nelle zone rosse le attività didattiche del secondo e terzo anno della scuola secondaria di primo grado (seconda e terza media). In aggiunta anche le attività didattiche della scuola secondaria di secondo grado (superiori) si svolgeranno esclusivamente in modalità a distanza.
Dal 7 aprile le zone rosse sono: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia*, Toscana e Valle d’Aosta.
Zone gialle e arancioni
Nelle zone gialle e arancioni l'attività scolastica e didattica saranno per il secondo e terzo anno della scuola secondaria di primo grado in presenza.
Mentre per le scuole superiori adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica affinché sia garantita l’attività didattica in presenza ad almeno il 50%, e fino a un massimo del 75%, della popolazione studentesca mentre la restante parte della popolazione studentesca si avvale della didattica a distanza.
Sono arancioni le regioni: Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria e Veneto e le Province autonome di Bolzano e Trento. Inoltre, fino alla fine del mese nessuna regione potrà essere gialla. Il governatore del Veneto ha già disposto che le superiori siano aperte al 50% fino al 30 aprile, quando scadrà il decreto, e poi «speriamo di tornare al 100%».
Scuola - Le deroghe
Le deroghe possono essere adottate sentite le competenti autorità sanitarie e nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità, anche con riferimento alla possibilità di limitarne l’applicazione a specifiche aree del territorio, si legge.
E proprio applicando la possibilità di deroga che la Puglia stabilisce quanto segue:
"Le istituzioni scolastiche della scuola primaria, della secondaria di primo grado, di secondo grado e Cpia devono garantire la didattica digitale integrata a tutti gli alunni le cui famiglie richiedano espressamente di adottarla, in luogo dell’attività in presenza. Gli istituti pugliesi dovranno trovare, nell’ambito della propria autonomia organizzativa, «ogni modalità utile a consentire l’attivazione della didattica digitale integrata, agli studenti le cui famiglie ne facciano richiesta".
In sostanza, fino al 30 aprile in Puglia, su richiesta, gli alunni potranno fare didattica integrata.
Campania osservata speciale
Osservata speciale è la Campania, la regione che ha chiuso di più le scuole in assoluto quest’anno: si vocifera già di possibile rinvio, anche alla luce delle manifestazioni pro dad di sabato a Napoli.
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