Tra i più accesi dei bastia contrari non poteva mancare Beppe Grillo, a porre l'accento sugli ultimi eventi che riguardano il Governo Italiano. Tra questi, non per nulla, la polemica è scattata sulla Cina e la posizione diplomatica che il Paese dovrebbe mantenere nei confronti di Pechino.
Beppe Grillo contro Draghi e quel nemico sottinteso
"Negli ultimi due giorni abbiamo assistito ad una parata ideologica come non se ne vedevano dalla caduta del muro di Berlino. Il G7 prima e la riunione della Nato poi hanno colto l’occasione per sparare a palle incatenate contro il 'nemico'; scrive Grillo su Twitter, riprendendo alcune conclusioni di un articolo a firma di Andrea Zhok, pubblicato sul Blog.
Nel pezzo di Zhok, l'accento viene posto sul "nemico", nient'altro che la Russia e la Cina.
"La difesa dei nostri valori", a firma Andrea Zhok, in cui il "nemico" cui fanno riferimento l’autore e Grillo sono "Russia e Cina".
Nell'articolo, pubblicato sul Blog, si legge:
"Quando le élite economiche occidentali percepiscono qualche minaccia al proprio stile di vita scatta il riflesso condizionato: dalla Prima Guerra Mondiale alla guerra del Vietnam, chiamano alle armi la plebe a difendere i nostri valori. Al contempo procedono a dipingere il nemico in termini caricaturali e disumanizzanti, in modo da farne risaltare la profonda incolmabile diversità antropologica. Un grande classico, e funziona sempre".
Certo, il Movimento 5 Stelle è un partito di maggioranza, anche solo per il numero di parlamentari, e sostiene il governo Draghi.
E quindi? La posizione di Grillo, non può far altro che irritare Draghi e tutto il governo. Anche perché, a proposito della Cina, una volta terminato il G7, in cui - nel bene o nel male - Pechino l'ha fatta da padrona, le parole del Premier sono state:
"
Il tema politico dominante del G7 è stato quale atteggiamento debbano avere le democrazie occidentali nei confronti della Cina e in generale di tutte le autocrazie, che usano la disinformazione, fermano gli aerei in volo, rapiscono, uccidono, non rispettano i diritti umani, usano il lavoro forzato. Tutti questi temi di risentimento nei confronti delle autocrazie sono stati toccati e condivisi. In questo senso è stato un vertice realistico: c’era contentezza per l’economia ma non si sono persi di vista i problemi politici". (Fonte: IlTempo)
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