TROVATO MORTO IN CASA. Una tragica scoperta ha scosso la comunità di Recale, dove è stato rinvenuto senza vita un uomo di nome Alfredo nella sua abitazione di via Municipio, situata nell'area centrale della città. Alfredo era una persona molto conosciuta e attiva nella vita sociale della comunità locale.

Trovato morto in casa - Allarme delle chiamate rimaste senza risposta

Amici e parenti di Alfredo hanno cercato di contattarlo telefonicamente, ma non hanno ricevuto alcuna risposta. Preoccupati per la sua mancanza di riscontro, hanno deciso di chiamare le forze dell'ordine per segnalare l'accaduto. I Carabinieri e il servizio di emergenza 118 si sono recati immediatamente sul posto.

Trovato morto in casa - La tragica scoperta all'interno dell'abitazione

Una volta entrati nell'abitazione, le autorità hanno fatto una tragica scoperta: il cadavere del sessantacinquenne Alfredo. L'uomo, ex dipendente della nota azienda Barilla, era noto per la sua partecipazione attiva nel circolo locale del Partito Democratico (Pd).

Le altre notizie di cronaca

Giulia Tramontano, una giovane donna di 29 anni, è stata vittima di una tragica sparatoria avvenuta nel suo appartamento a Casal Monastero, Roma. La sua identità viene delineata attraverso un foglio compilato dalla sua famiglia, che descrive l'aspetto fisico di Giulia e ne evidenzia il sorriso accennato e lo sguardo curioso. Il suo futuro era promettente, con l'imminente arrivo del suo primo figlio. Tuttavia, tutto è stato distrutto in una sola notte a causa delle bugie e della violenza del suo fidanzato, Alessandro Impagnatiello, un barman di 30 anni.

La vita di Giulia Tramontano

Originaria di Sant'Antimo, in provincia di Napoli, Giulia Tramontano si era trasferita a Senago, in provincia di Milano, cinque anni fa. Era una madre amorevole e figlia affettuosa. Nelle foto con il padre si possono notare i suoi numerosi tatuaggi sul braccio destro. Purtroppo, nelle ultime ore della sua vita, Giulia aveva scoperto il tradimento di Alessandro con un'altra ragazza che, come lei, era rimasta incinta e aveva poi abortito. Questa scoperta aveva scosso profondamente Giulia, che si trovava in un momento delicato, concentrata sulla preparazione del corredino per il suo bambino.

Il dolore di Sant'Antimo

Il ricordo di Tonia, una negoziante di Sant'Antimo che aveva venduto il corredino a Giulia, è struggente. Lei descrive Giulia come una persona dolcissima, solare e molto curata. Era felice di diventare mamma e aveva acquistato tutto il necessario per il suo bambino. Tonia è sconvolta per ciò che è accaduto e non riesce a credere alla tragedia.

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