maradona

Quattro anni fa, il mondo perdeva uno dei suoi più grandi eroi: Diego Armando Maradona, il calciatore che ha rappresentato la forza di Napoli e la sua rinascita. Ma a Napoli, Diego non è mai andato via. La sua figura vive come una leggenda, una mitologia capace di unire l’umana fragilità alla grandezza divina, un simbolo di speranza e identità per la città.

Maurizio De Giovanni: "Maradona come Achille moderno"

Lo scrittore Maurizio De Giovanni, che ha sempre saputo cogliere l’anima profonda di Napoli, ha descritto Diego come un vero eroe epico, paragonandolo ad Achille: «Diego è stato un Achille moderno, segnato da fragilità, ma capace di portare Napoli sulla vetta del mondo». Il memorial organizzato dal gruppo “Naples 1926” a Portici ha dato l’occasione a De Giovanni di celebrare il campione argentino, ricordando come fosse più di un calciatore: «Con il suo talento, ha raccontato una Napoli che sapeva vincere, che poteva essere grande, capace di rimanere nelle prime pagine dei giornali per altro rispetto alla criminalità».

Maradona, simbolo di riscatto per Napoli

Maradona ha rappresentato la rinascita di una città, dando voce a una Napoli che, con lui, ha imparato a credere in se stessa. Anche dopo il scudetto del 2023, Maradona resta il calciatore più celebrato e le maglie numero 10 sono ancora le più vendute. De Giovanni spiega come il suo simbolo continui a ispirare e a rappresentare una speranza che non si spegne mai.

Un posto unico nel cuore di Napoli

Maradona è spesso paragonato a grandi figure napoletane come San Gennaro, Totò e Eduardo De Filippo, ma occupava un posto unico nel cuore della città. È l’essenza di Napoli, un campione che, pur non essendo nato qui, è riuscito a diventare più napoletano di chiunque altro. «Geniale, imperfetto, passionale, ma capace di far innamorare il mondo», ricorda De Giovanni.

Il memorial e gli omaggi a Diego

A Napoli, il ricordo di Maradona continua a vivere con gesti spontanei e omaggi sentiti. Stasera, alle 19, a Portici, il memorial organizzato dal gruppo “Naples 1926” vedrà la partecipazione di storiche figure del calcio napoletano, come Corrado Ferlaino, presidente del Napoli ai tempi di Maradona, e i suoi ex compagni di squadra, tra cui Beppe Bruscolotti, Bruno Giordano e Salvatore Bagni. Durante la serata, saranno premiate figure che incarnano i valori di Maradona, come Antonella Leardi e Maurizio Ercolano, genitori di vittime della violenza legata al tifo.

Nel frattempo, a Fuorigrotta, davanti allo stadio che porta il suo nome, i gruppi della curva B guideranno una fiaccolata, mentre in Largo Maradona, nei Quartieri Spagnoli, si svolgerà un omaggio spontaneo.

Il messaggio di Maradona: un mito che vive nei sogni di Napoli

Maradona non è solo un ricordo del passato. Il suo messaggio continua a parlare alle nuove generazioni, anche a chi non lo ha mai visto giocare: «Ci ha insegnato che la vittoria è possibile, che possiamo cambiare un destino già scritto», conclude De Giovanni. Per Napoli, Diego è e resterà un mito eterno, un narratore che non smetterà mai di raccontare la sua città.

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