Dopo Campania e Lombardia, altre Regioni chiedono il coprifuoco. Si tratta del Lazio che opta per una stretta per contenere l'emergenza coronavirus.
I governatori
Vincenzo De Luca e Nicola Zingaretti firmano nuove ordinanze che vietano gli spostamenti dalle ore 24 alle ore 5 in tutto il territorio, imponendo l'autocertificazione.
Consentiti gli spostamenti motivati da comprovate esigenze (ad esempio per lavoro), da situazioni di necessità o d'urgenza e per motivi di salute.
Le misure nel Lazio
Per quanto riguarda le scuole, è prevista la didattica a distanza al 75% per le università garantendo il 25% in presenza con autonomia organizzativa da parte degli atenei.
Scuole superiori al 50% in Dad, con autonomia organizzativa. Il provvedimento partirà da lunedì e resterà valido per trenta giorni. Nessuna chiusura di esercizi commerciali nel fine settimana.
Disposta inoltre l'individuazione di strutture interamente dedicate ai positivi, così da portare il numero dei posti letto dedicati a quasi tremila (di cui 530 tra terapie intensive e subintensive).
Le misure in Campania
In virtù dell'impennata dei contagi in Campania, la Regione ha comunicato che la riapertura delle scuole primarie per il 26 ottobre non è certa, ma anzi anzi "a forte rischio".
Mentre da venerdì alle 23 scatta la chiusura dei locali pubblici e dalle 24 alle 5 del mattino e lo stop alla mobilità. Dalla mezzanotte di venerdì entra in vigore l'ordinanza che limita gli spostamenti interprovinciali.
Non si potrà recarsi in altre province neanche se si ha una casa di proprietà: se un cittadino napoletano, ad esempio, ha una casa in Cilento non potrà raggiungerla per passarvi il weekend.
L'ordinanza però non ha alcun effetto per gli spostamenti da e verso altre Regioni. Se da Napoli si vuole andare a Roma si potrà farlo, anche se questo vuol dire attraversare la provincia di Caserta.
Arzano "zona rossa" fino al 30 ottobre
Istituita fino al 30 ottobre la "zona rossa" di Arzano (Napoli), nel cui Comune si è registrato un incremento del 209,4% dei contagi tra il 29 settembre e il 20 ottobre. L'ordinanza della commissione straordinaria che ha disposto un "mini lockdown" con stop delle attività didattiche e chiusura delle attività commerciali ha provocato manifestazioni e proteste.(Tgcom24)
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