Scuola, De Luca: "No alla privatizzazione. Servono 8mld per gli insegnati: Meloni trovali"
"Faremo ricorso alla Consulta contro il dimensionamento"
SCUOLA. De Luca non arretra di un centimetro, anzi incalza e invita il governo e la Meloni a trovare subito i soldi necessari per gli insegnanti.
No alla privatizzazione della scuola. Lo ripete più volte il presidente della Campania Vincenzo De Luca nel corso dell'assemblea pubblica che ha riunito il mondo della scuola pubblica alla Stazione Marittima di Napoli.
No al dimensionamento scolastico che "sulla Campania sarebbe una slavina" e no a salari differenziati per i docenti.
La Regione Campania chiama a raccolta il mondo della scuola
Per un'assemblea generale che suona come una chiamata alle armi contro i progetti del ministro dell'Istruzione Valditara. In sala col presidente della Campania DeLuca e l'assessore regionale alla Scuola Lucia Fortini, docenti, personale, associazionismo, il presidente di Anci Campania Carlo Marino e, collegato in video, l'assessore regionale della Puglia Sebastiano Leo.
Assessore Scuola Campania - Fortini: "Servono nuove regole"
"Dobbiamo cercare di fermare le nuove regole del dimensionamento scolastico - spiega l'assessore Fortini -. Le persone che non masticano di scuola non si rendono conto di quale possa essere l'impatto devastante sulla nostra regione. Noi abbiamo bisogno di attenzione, le scuole hanno bisogno di avere dei numeri che riescano a governare, un dirigente scolastico non può immaginare di governare 10 plessi, e ci sono delle realtà che devono avere delle dimensioni ridotte. Tra l'altro le nuove regole di dimensionamento - spiega - ridurrebbero drasticamente personale Ata, dirigenti scolastici, assistenti amministrativi e a un certo punto anche docenti, perché chiaramente con numeri più alti le classi saranno composte da un maggior numero di studenti".
Credits Video to: Agenzia Dire
"Dobbiamo assolutamente frenare questa idea di scuola - e' l' appello che viene da Napoli - che non è la nostra. Noi abbiamo bisogno di dimensioni a misura di studente e studentessa, e non si comprende perché per una questione di calo demografico una politica come questa andrà a colpire proprio le famiglie che, con contratti a tempo indeterminato, penso ai docenti, al personale Ata, ai dirigenti, non avranno più la sicurezza e probabilmente non metteranno famiglia e non faranno figli.
E' una politica assolutamente sbagliata
Quanti e quali istituti a rischio chiusura o cambiamenti? Dovrebbero essere 150 solo nei primi anni, un vero disastro. Il tema però è che le persone si occupano di dimensionamento e accorpamenti quando riguarda la propria scuola, questo è sbagliato. Non dobbiamo lavorare per il nostro interesse - conclude Fortini - ma per l'interesse di tutta la comunità".
A concludere il tutto De Luca con il suo dictat
"Siccome siamo gente di poca fede e non ci fidiamo, abbiamo deciso di impugnare la decisione del Governo sul dimensionamento scolastico davanti alla Corte costituzionale, perche' per noi e' incostituzionale". Lo dice il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nell'intervento che chiude l'assemblea pubblica sulla scuola, organizzata dalla Regione a Napoli.
"Siamo i primi - sottolinea De Luca - ci auguriamo che altri colleghi e confratelli del Sud ci sostengano. Decidera' in piena autonomia la Corte costituzionale, ma intanto noi diciamo di no, non facciamo nessun dimensionamento prima della pronuncia della Corte costituzionale".
"Poniamo in maniera forte il problema della dignità retributiva del personale scolastico italiano. Occorrono 8 miliardi di euro per parificare i docenti italiani alla media europea. Trovateli. Cominciamo ad alzare il tiro. La scuola pubblica non si tocca e la dignità dei docenti va ripristinata, perché non c'è più".
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