Dimessa dall'ospedale, muore cinque giorni dopo: il dramma di Debora, aveva 45 anni
ADDIO DEBORA BERTO. Una tragica vicenda ha scosso la comunità dopo che una donna è morta a causa di un infarto solo 5 giorni dopo essere stata dimessa dall'ospedale con una diagnosi di brachialgia. Il medico responsabile, un specializzando di 36 anni del Pronto Soccorso dell'ospedale di San Donà dell'Ulss 4 Veneto Orientale, è stato condannato per omicidio colposo.
I fatti risalgono all'11 dicembre 2020, quando Debora Berto si è presentata al Pronto Soccorso lamentando dolore all'avambraccio e polso sinistri. Nonostante i sintomi chiari e la lieve impotenza funzionale, il medico non ha riconosciuto la gravità della situazione e ha ritenuto che si trattasse di una condizione ortopedica anziché cardiaca.
Debora Berto, dimessa dall'ospedale: poi l'infarto
Purtroppo, alle 12:30 dello stesso giorno, Debora dimessa dall'ospedale con la diagnosi di brachialgia e con una terapia farmacologica antidolorifica prescritta per cinque giorni. Il medico ha programmato una risonanza magnetica al rachide cervicale per il 16 dicembre e ha consigliato di rivolgersi al medico di base.
Tuttavia, il 16 dicembre la donna ha avvertito un malore presso la sua abitazione e si è svenuta su un tavolo, senza riprendersi mai più. Nonostante i soccorsi immediati da parte del marito e del figlio, purtroppo, Debora non ce l'ha fatta. I familiari hanno subito puntato il dito sulle dimissioni dall'ospedale, sottolineando i chiari sintomi di infarto trascurati.
Il medico
Condannato a un anno di sospensione condizionale per omicidio colposo, ma la comunità resta sconvolta per la tragica perdita di Debora e per l'errore di valutazione che ha portato a conseguenze così gravi. Un caso che solleva dubbi sulla corretta pratica clinica e sulla necessità di garantire un'adeguata valutazione dei pazienti in situazioni di emergenza.
Le indagini continuano per fare luce sull'accaduto e determinare ulteriori responsabilità. La famiglia della vittima cerca giustizia e spera che simili tragedie possano essere evitate in futuro.