Gas, il prezzo chiude in rialzo ad Amsterdam: 240 euro/MWh, +11,8%. Borse europee al tappeto, Milano -2,01%
Chiusura di seduta in rialzo dell'11,80% a 240 euro al megawattora per i futures del gas Ttf, balzati in giornata fino a 282 euro al megawattora all'hub di Amsterdam con un rialzo massimo del 31,58%. La reazione delle Borse europee I forti rialzi del prezzo del gas, dopo che venerdì Gazprom ha annunciato la chiusura per un periodo indefinito del gasdotto Nord Stream 1, e la questione petrolio, con l'annuncio dell'Opec+ di un taglio da 100mila barili al giorno delle forniture, affossano le Borse europee. Maglia nera è il Dax 30 di Francoforte, che cede il 2,2% a 12.763,19 punti. E' eguita da Piazza Affari, con il Ftse Mib che cede il 2,01% a 21.480,19 punti. Il Cac 40 di Parigi cede a sua volta l'1,2% a 6.093,22 punti. Mentre l'Ibex 35 di Madrid lascia sul terreno lo 0,89% a 7.861,68 punti. In calo anche l'Aex di Amsterdam che cede lo 0,66% a 674,12 punti. Eccezione di giornata il Ftse 100 di Londra, che in un giorno segnato Oltremanica dalla nomina di Liz Truss a prossima premier del Regno Unito guadagna lo 0,07% a 7.286,35 punti. Chiusa invece Wall Street per il Labor Day. Petrolio e gas Il barile ha visto quotazioni in netto rialzo dopo la decisione dell'Opec+. I futures del West Texas Intermediate hanno guadagnato il 2,52% a 89,06 dollari al barile; mentre il Brent è avanzato del 2,63% a 95,74 dollari al barile. I futures del gas Ttf sono balzati fino a 282 euro al megawattora all'hub di Amsterdam con un rialzo del 31,58%, concludendo la seduta in rialzo dell'11,80% a 240 euro al megawattora. A Piazza Affari gli unici titoli che hanno beneficiato della seduta sono stati i petroliferi, con Eni che ha guadagnato l'1,69% e Tenaris lo 0,92%. In deciso calo Pirelli (-5,06%), Interpump (-4,82%), Stellantis (-4,79%) e Campari (-4,32%). Lo spread Chiusura in lieve rialzo a 236 punti base per lo spread tra Btp e Bund tedesco, con il rendimento del decennale italiano che si attesta al 3,93% sul mercato secondario, dopo aver toccato un massimo di seduta di 240 punti base. Intanto in Europa si guarda a come affrontare la crisi energetica. "La Germania ha bisogno del nostro gas. E noi abbiamo bisogno dell'elettricità prodotta nel resto d'Europa, e in particolare in Germania". Lo ha spiegato Emmanuel Macron dopo un incontro da remoto con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. "Contribuiremo alla solidarietà europea nel gas e beneficeremo della solidarietà europea nell'elettricità". Il presidente francese ha detto che la percentuale di gas russo nel consumo totale europeo è scesa dal 50% al 9% negli ultimi mesi.