Valerio precipitato dalla finestra a Roma
Valerio precipitato dalla finestra a Roma

Valerio frequentava la Scuola Svizzera di Roma, un’istituzione nota per l’attenzione verso i suoi studenti. Secondo il direttore dell’istituto, Jonathan Rosa, non erano emersi segnali di disagio o problematiche che potessero far sospettare un simile epilogo. «L’ho visto crescere, l’ho iscritto io quando aveva tre anni. Nessuna avvisaglia, nessun problema segnalato nemmeno durante i colloqui recenti con i genitori», ha dichiarato Rosa al Corriere della Sera.

Gli insegnanti descrivono Valerio come un ragazzino tranquillo, educato e gentile, anche se non era il migliore della classe. I suoi compagni, sotto choc, lo ricordano come sempre sorridente e generoso. Per omaggiarlo, la scuola sta preparando un libro di ricordi da regalare alla famiglia.

La comunità sconvolta: dolore tra vicini e compagni

Nel quartiere, il dramma ha lasciato tutti increduli. I vicini di casa raccontano di un ragazzo educato e sereno. «Solo ieri mi aveva tenuto il portone aperto», ricorda una vicina con la voce rotta dal dolore. Intanto, davanti alla scuola che Valerio frequentava, è stato creato un piccolo altare con fiori, lettere e scarpe da ginnastica, simbolo del suo amore per lo sport.

Le indagini: al vaglio il cellulare e i social

Le autorità stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita di Valerio per capire cosa possa averlo spinto a un gesto così estremo. Gli investigatori hanno sequestrato il suo cellulare, che verrà analizzato per individuare eventuali contatti recenti, messaggi o interazioni sui social media. Non si esclude nessuna pista: da una delusione personale a episodi di bullismo mai denunciati.

Anche l’autopsia, prevista nei prossimi giorni, potrebbe fornire elementi utili per chiarire i fatti.

Un quartiere segnato da una tragedia analoga

La vicenda ha riportato alla mente un altro terribile episodio avvenuto otto anni fa, sempre nel quartiere Collatino, dove il 23enne Luca Varani fu brutalmente ucciso. La comunità si trova nuovamente a fare i conti con un dramma che lascia un vuoto immenso e numerose domande senza risposta.

Il drammatico pomeriggio del 5 dicembre

Al momento della tragedia, Valerio era solo nella sua cameretta. In casa c’erano il padre, impegnato in smart working, la babysitter e la sorellina. Nessuno avrebbe potuto immaginare cosa stesse accadendo dietro quella porta. Dopo la caduta, il padre è corso disperatamente in strada, ma i soccorsi sono stati inutili. La scena ha attirato l’attenzione di molti passanti, testimoni di un dolore che ha scosso l’intera comunità.

Mentre le indagini proseguono, resta il compito difficile di capire cosa possa aver spinto un ragazzino apparentemente sereno a un gesto così drammatico.

De Luca annuncia nuovi progetti per la sanità e i cantieri
Nicolosi in lacrime per Luca Lombardo: aveva solo 43 anni