NUOVO CODICE DELLA STRADA. Il ddl di riforma del Codice della Strada arriva oggi, 22 giugno, al Consiglio dei ministri. Le nuove misure, conosciute come "tolleranza zero", includono restrizioni rigorose sul consumo di alcol e droghe per i conducenti, l'obbligo di indossare il casco sui monopattini e limiti di guida aggiuntivi per i neopatentati. Ecco una panoramica di ciò che sappiamo.

Il testo del ddl prevede una stretta sull'uso dei cellulari durante la guida, regole più severe per coloro che risultano positivi al test dell'alcol e delle droghe, nuove disposizioni per i neopatentati e l'obbligo del casco per i monopattini.

I 18 articoli del ddl sul nuovo Codice della Strada, che sarà discusso oggi al Consiglio dei ministri, pongono l'accento sull'educazione stradale, la prevenzione, i controlli e le sanzioni rigorose per coloro che commettono infrazioni.

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini

Ha dichiarato ieri durante l'assemblea dell'Ance: "Nel Codice della Strada abbiamo incluso l'educazione stradale, la prevenzione, i controlli e sanzioni severe per coloro che commettono errori, arrivando fino alla revoca a vita della patente per i recidivi che guidano sotto l'effetto di droghe o alcol, un fenomeno che purtroppo si verifica troppo spesso".

Il testo prevede:

La sospensione della patente per chiunque venga fermato alla guida e risulti positivo all'uso di sostanze stupefacenti. Il ddl, già noto come "tolleranza zero", dovrebbe anche introdurre il divieto assoluto di consumare alcol prima di mettersi al volante.

Secondo indiscrezioni, potrebbe essere incluso anche l'obbligo dell'alcolock, un dispositivo che blocca l'automobile quando il tasso alcolemico del conducente è troppo elevato. Salvini ha annunciato misure ancora più severe, affermando che ci sarà "la revoca definitiva della patente per i recidivi che guidano sotto l'effetto di alcol e droghe", come ha dichiarato ai margini dell'assemblea di Assarmatori.

Sospensione della patente

Il ddl prevede anche la sospensione della patente per coloro che utilizzano il cellulare durante la guida e per coloro che viaggiano contromano. Inoltre, la patente viene sospesa se si riceve una multa per eccesso di velocità o per altre infrazioni che comportano la decurtazione dei punti e si hanno già meno di 20 punti.

Secondo la bozza del ddl, gli illeciti includono il mancato rispetto del divieto di sorpasso e del senso vietato, nonché il superamento dei limiti massimi di velocità di oltre 10 km/h e non oltre 40 km/h.

La sospensione della patente varia da sette a 15 giorni, a seconda del numero di punti posseduti al momento dell'infrazione. In caso di incidente causato dall'infrazione, i giorni di sospensione raddoppiano.

Il governo

Ha deciso di aumentare da uno a tre anni il periodo in cui i neopatentati non potranno guidare auto ad alta potenza. Questa restrizione si applica alle autovetture di categoria M1 con motore termico, con una potenza specifica superiore a 55 kW/t e/o una potenza massima pari o superiore a 70 kW.

Questa decisione è stata presa a seguito dell'incidente di Casal Palocco. Avvenuto il 14 giugno, in cui un SUV Lamborghini guidato da un ragazzo di 20 anni ha causato la morte di uno dei passeggeri a bordo, un bambino di cinque anni.

Nuovo codice della strada - Il ddl

Comprende anche maggiori garanzie per i ciclisti, che saranno maggiormente protetti durante i sorpassi. Introdotte nuove misure riguardanti le zone a traffico limitato (ZTL) e gli autovelox, al fine di evitare l'uso di strumenti di rilevazione della velocità non omologati e installati solo per aumentare le sanzioni.

Nuovo codice della strada - Le dichiarazioni di Salvini su un possibile aumento dei limiti di velocità stanno suscitando discussioni. Anche se limitato a strade specifiche, il ministro ha affermato:

"Sono convinto che su alcune tratte italiane con un tasso di incidenti prossimo allo zero, in determinati orari - ad esempio, sulle strade con tre, quattro o addirittura cinque corsie come sulla Milano-Laghi - si potrebbe prendere in considerazione un aumento controllato dei limiti di velocità, come accade negli altri Paesi europei".

È importante notare che l'ex ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi, ha firmato un decreto legge nel 2003 che autorizzava le concessionarie autostradali a elevare il limite da 130 a 150 km/h sulle tratte a tre corsie in rettilineo, inclusa la corsia di emergenza. Tuttavia, i gestori autostradali non hanno mai attuato questa disposizione per paura di assumersi la responsabilità.

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