Bonus babysitter. Arrivano novità per il bonus babysitter per i lavoratori autonomi e sanitari. Previste agevolazioni nel nuovo decreto legge.

Bonus babysitter. Via col nuovo DL

Emanato il 12 marzo 2021 il nuovo decreto legge n.30. Previsto un voucher fino a 100 euro settimanali per alcune categorie di lavoratori con figli minori di 14 anni che si trovano in DAD. Ecco a chi spetta esattamente e come funziona. Il nuovo bonus babysitter è destinato a tutti coloro che hanno figli minori di 14 anni in dad o che si trovano in quarantena. Il Decreto Legge numero 30, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 12 marzo 2021. Ad introdurre la misura intervenendo nuovamente con una serie di aiuti a supporto dei genitori lavoratori, quali i nuovi congedi parentali e, appunto, i bonus babysitter. Misure che sarebbero dovute arrivare con il Decreto Sostegno. Il testo, ad oggi, non ha ancora visto la luce per questo, viste le nuove restrizioni, è stato necessario un intervento anticipato. Si attende il Decreto Sostegni tra giovedì e venerdì.

Bonus babysitter. A chi spetta e come ottenerlo

Ecco, quindi, che viene riconosciuto ai lavoratori autonomi, agli operatori sanitari, ai medici e alle forze dell’ordine, uno o più buoni per l’acquisto di servizi di baby sitting nel limite massimo complessivo 100 euro settimanali. Il bonus è stato inserito nel DL del 12 marzo in occasione del Consiglio dei Ministri su proposta del Presidente Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza. Approvato, il decreto introduce misure urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del Covid applicabili tra il 15 marzo e il 6 aprile 2021.(Fonte Informazione Fiscale)

Decreto Sostegni. Atteso il Decreto Sostegno, che dovrebbe arrivare tra la giornata di giovedì e venerdì. Il Governo intende agire non solo sulle imprese in difficoltà ma anche sulle famiglie. Torna il Reddito di Emergenza.

Decreto Sostegni: in arrivo oltre 5 miliardi

Grande attesa per il decreto Sostegni. Il Governo è a lavoro per emanare un decreto che si adatti alle imprese in crisi, alle persone che hanno perso il lavoro e alle famiglie con reddito basso. Si lavora per arricchire le misure, dopo l'anticipo delle norme per i congedi, il lavoro agile e il bonus baby sitting. Il provvedimento conterrà anche le risorse per dare impulso al piano dei vaccini. Ipotizzati inizialmente 2 miliardi di euro, ora l'orientamento è quello di finanziare con 5 miliardi l'acquisto, la distribuzione e la produzione in Italia di vaccini. Si apre dunque un nuovo capitolo che riguarda anche un sostanziale numero di rinvii fiscali. Dalla scadenza delle cartelle esattoriali alle scadenze per la predisposizione della precompilata. Pressione da parte dei partiti di maggioranza per la cancellazione delle vecchie cartelle sotto i 5 mila euro contestate ai contribuenti tra il 2000 e il 2015. Il governo ha a dispone anche per la predisposizione del decreto ben 32 miliardi di extradeficit, dopo aver ottenuto l'autorizzazione allo 'sforamento' da parte del Parlamento. Parliamo di risorse che, come ha detto il premier Draghi, saranno interamente impegnate. Bisognerà comunque richiedere ulteriori possibilità di manovrare il deficit.

Decreto Sostegni, arriva anche il Decreto Ristori e il Reddito di emergenza: le novità

Per quanto riguarda il decreto Ristori, attenzione particolare alle due voci che riguardano le protezioni del lavoro e gli aiuti alle imprese. Due voci che da sole assorbono oltre 20 miliardi. Per gli indennizzi alle Pmi, che nel passato si fermavano ad un fatturato di 5 milioni e ora si estendono fino a 10 milioni, senza il paletto dei codici Ateco, serviranno circa 11 miliardi. Previste dal pacchetto lavoro nuove indennità per gli stagionali, i precari dello sport e dello spettacolo. Rinnovo del Reddito di emergenza e rifinanziamento del Reddito di cittadinanza. Circa altri 3 miliardi dovrebbero poi servire per gli enti locali e trasporto pubblico locale, anche loro in crisi economica Ci sono per risorse per Sanità e Vaccini e, se si troverà l'intesa, ci sono altri 2 miliardi per coprire la cancellazione delle vecchie cartelle esattoriali. La Fipe, la federazione dei pubblici esercenti, parla di 243mila posti persi nel 2020. E ci sono settori, come quello legato al wedding, che si leccano le ferite: ha perso 35 miliardi di fatturato in un anno visto il drastico calo dell'80% dei matrimoni nel secondo trimestre.(Fonte GDS) Leggi anche: Ancora un morto e contagi in Campania: cinque comuni allo sbando Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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