Sergio Di Nardo muore tre settimane dopo lo schianto sull’A14: donati gli organi

ANCONA – Non ce l’ha fatta Sergio Di Nardo, il 57enne rimasto gravemente ferito nello spaventoso incidente stradale del 20 marzo scorso lungo l’autostrada A14, nel tratto tra i caselli di Montemarciano e Ancona Nord. L’uomo è deceduto nella mattinata di martedì 15 aprile all’ospedale di Torrette, dove era ricoverato in condizioni critiche da quasi un mese.

Di Nardo, originario di Ancona, viveva da oltre 25 anni a Marina di Montemarciano. Lavorava per la ditta Possanzini Srl di Jesi, la stessa per cui lavorava anche il collega e amico Gabriele Ramazzotti, morto sul colpo nell’impatto.

L’incidente sull’A14

Il tragico schianto si era verificato nei pressi dell’area di servizio Esino Ovest, lungo un tratto particolarmente trafficato dell’A14. Un furgone si era scontrato violentemente con un tir. Entrambi gli occupanti del furgone, Di Nardo e Ramazzotti, erano rimasti incastrati tra le lamiere del mezzo.

I vigili del fuoco erano intervenuti per liberarli, ma le condizioni dei due uomini erano apparse subito gravissime. Per Sergio Di Nardo era stato richiesto l’intervento dell’eliambulanza, che lo aveva trasportato d’urgenza a Torrette in codice rosso avanzato.

Il gesto di generosità della famiglia

Nonostante le cure e i tentativi di salvarlo, Di Nardo si è spento dopo 25 giorni di agonia. La famiglia ha deciso di donare i suoi organi: reni e fegato sono stati prelevati per aiutare altri pazienti in attesa di trapianto, un ultimo gesto di altruismo e speranza.

Il ricordo e i funerali

I funerali saranno fissati nelle prossime ore. L’intera comunità di Marina di Montemarciano, dove Sergio era molto conosciuto e stimato, si prepara a dare l’ultimo saluto a un uomo descritto da tutti come gentile, disponibile e sempre dedito al lavoro.

Un tragico epilogo per una mattinata di routine trasformata in una tragedia che ha lasciato un vuoto profondo tra colleghi, amici e familiari.