L'udienza a porte chiuse di Silvia, la studentessa italo-norvegese che ha denunciato Giro Grillo, figlio di Beppe Grillo, e quattro suoi amici per violenza sessuale di gruppo, è iniziata oggi ma immediatamente sospesa a causa di problemi tecnici.

Silvia tornerà in aula domani mattina per affrontare il controesame del collegio difensivo, guidato dagli avvocati Giulia Bonogiorno e Dario Romano.

Nell'udienza, si prevede la possibile proiezione di un video girato durante la notte degli eventi, mostrando momenti di intimità tra Silvia e gli imputati. La giovane non ha mai visto il filmato e il suo avvocato, Giulia Bonogiorno, ha dichiarato che si tratta di un video sconvolgente, aggiungendo: "Non so cosa succederà quando lo vedrà". Durante l'udienza, saranno esaminate anche chat, foto e conversazioni telefoniche tra i ragazzi nei giorni successivi all'incidente.

Nell'ultima udienza, Silvia ha fornito la sua versione dei fatti: costretta a bere della vodka e di aver subito violenze sessuali multiple. Ha anche rivelato di aver tentato il suicidio a seguito dell'aggressione di gruppo, descrivendo la sua attuale lotta con l'autolesionismo e disturbi alimentari.

"A un certo punto, quella notte, fui costretta a bere della vodka dalla bottiglia. Vittoriomi afferrò con la testa e con una mano mi teneva il collo, con l’altra mi forzava a bere. Dopo lo stupro di gruppo mi volevo suicidare, - sono state le sue parole -correvo sui binari per farmi mettere sotto da un treno. Oggi faccio atti di autolesionismo e ho disturbi alimentari".

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Il presunto crimine si sarebbe verificato nella residenza estiva della famiglia Grillo in Costa Smeralda nel luglio 2019. Silvia e un'amica avevano conosciuto i ragazzi in un locale dell'isola, seguendoli successivamente nell'appartamento dove si sarebbe consumato l'incidente. Le due versioni dei fatti sono discordanti, con Silvia che sostiene di essere stata violentata e gli imputati che affermano che l'interazione fosse consensuale.

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Ieri sera, nel territorio della provincia jonica, si è verificato un ennesimo incidente stradale, con un bilancio di un morto e sette feriti, coinvolgendo cinque veicoli. La causa potrebbe essere stata un sorpasso azzardato. Il tragico incidente ha avuto luogo sulla Manduria San Pancrazio Salentino, a pochi chilometri dall'abitato di Manduria.

Due autovetture provenienti da direzioni opposte sono entrate in collisione frontale, coinvolgendo altre tre veicoli nell'urto. Le due macchine più danneggiate sono uscite fuori strada.

La vittima è Angelo Nuzzo

Un uomo di 51 anni di San Pancrazio Salentino, in servizio presso la Marina militare a Taranto. Era alla guida di una Nissan capottata; sua moglie e una figlia di 14 anni rimaste intrappolate tra le lamiere e trasferite in codice rosso all'ospedale Santissima Annunziata di Taranto. La prognosi è riservata, con la madre che ha subito un grave trauma addominale. Continua a leggere qui

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