Zaki rifiuta volo di Stato
Il noto attivista e ricercatore egiziano Patrick Zaki ha recentemente rifiutato l'offerta del governo italiano di rientrare in Italia con un volo speciale. Questa scelta presa per evitare di dover incontrare o essere assistito dalle autorità italiane. La notizia ha suscitato reazioni diverse, con il ministro della Difesa Guido Crosetto che ha commentato: "Va bene così", mostrando comprensione per la decisione di Zaki.
Patrick Zaki, ex studente dell'università di Bologna e ora laureato, era stato graziato e scarcerato dalle autorità egiziane dopo un'azione diplomatica da parte del governo italiano. Quest'ultimo aveva messo a disposizione un volo speciale dal Cairo a Ciampino per il suo rientro in Italia. Tuttavia, l'attivista ha preferito rifiutare questa opzione, optando invece per un volo di linea per Milano, dove giungerà domenica.
Secondo alcune fonti, il governo italiano avrebbe mostrato irritazione per il rifiuto di Zaki di accettare il volo speciale. Tuttavia, va sottolineato che Zaki aveva comunque espresso gratitudine al governo italiano per il loro ruolo determinante nel suo rilascio.
Il giovane ricercatore ha dichiarato che la libertà è la sensazione migliore, sottolineando che nei prossimi giorni tornerà a Bologna, una città che amava e desiderava tanto rivedere. Ha anche annunciato l'intenzione di ritornare al Cairo per sposare la sua fidanzata.
La decisione di viaggiare su un volo di linea interpretata da alcuni come un gesto di indipendenza e non necessariamente come un'opposizione politica. Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia, ha spiegato che i difensori dei diritti umani devono mantenere la loro indipendenza dai governi, ma apprezzano comunque gli sforzi fatti in loro favore.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani
Ha minimizzato la questione, ribadendo che l'obiettivo principale del governo era liberare Zaki e che la scelta di come tornare in Italia spettava a lui.
Intanto, durante la permanenza in Egitto, Zaki ha avuto l'opportunità di incontrare l'avvocato e difensore dei diritti umani Muhammad al Baqer, anch'egli graziato dal presidente egiziano. Al Baqer aveva scontato una pena di quattro anni di reclusione, in seguito a accuse di adesione alla Fratellanza musulmana, un'organizzazione messa al bando in Egitto dal 2013, e di diffusione di notizie false in patria e all'estero.
La scelta di Patrick Zaki
In conclusione, la scelta di Patrick Zaki di rifiutare il volo speciale offerto dal governo italiano ha suscitato interesse e dibattito. Nonostante le diverse opinioni sulla sua decisione, l'attivista sarà presto in Italia per continuare il suo percorso e ritornare nella città di Bologna, tanto amata e desiderata. La sua lotta per i diritti umani continua, e il suo gesto visto da alcuni come un segno di indipendenza e libertà.