Sparano e uccidono un clochard
Sparano e uccidono un clochard

Un caso di efferata violenza scuote Bari: tre giovani, tra cui un minorenne, sono stati arrestati per l'omicidio del 38enne senzatetto indiano Nardev Singh, avvenuto il 31 maggio scorso in un casolare abbandonato nel rione di Ceglie del Campo. La vittima sarebbe stata scelta casualmente come bersaglio per testare una pistola modificata.

Il tragico evento

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i tre giovani - Michele Vincenzo Guglielmi, il neo-maggiorenne Paolo Natale Guglielmi e un altro ragazzo minorenne - avrebbero deciso di acquistare una pistola a salve, successivamente modificata, per compiere l’omicidio. Nella stessa serata, si sono recati al casolare e hanno richiamato l'attenzione dei senzatetto presenti, tra cui Singh. Due colpi sono stati sparati, uno dei quali ha colpito Singh al petto, causandone la morte.

Un movente sconvolgente

Secondo Michele Vincenzo Guglielmi, aspirante collaboratore di giustizia, l'omicidio sarebbe stato motivato dalla necessità di testare l’arma. «Era un bersaglio, volevano verificare che la pistola funzionasse bene», ha dichiarato. Dopo l’omicidio, i responsabili si sarebbero vantati dell’azione, mostrando un atteggiamento di leggerezza e cinismo.

Le indagini e gli arresti

La squadra mobile di Bari, attraverso le videocamere di sorveglianza e testimonianze, è riuscita a identificare i responsabili. Oltre ai tre arrestati, altre tre persone sono indagate per favoreggiamento. Il gip Giuseppe Ronzino ha descritto l'omicidio come «atroce e agghiacciante», sottolineando il legame di Paolo Natale Guglielmi con ambienti criminali e la sua pericolosità sociale.

La vittima

Nardev Singh viveva in Italia da circa 18 anni, arrangiandosi con lavori saltuari e trovandosi in una situazione di grave marginalità. Pochi giorni prima di essere ucciso, aveva trovato un lavoro presso un fruttivendolo. La sua morte ha scosso profondamente la comunità, che chiede giustizia per un gesto di tale brutalità.

Un atto di profonda violenza

Il caso è emblematico della pericolosità di ambienti criminali che coinvolgono anche giovani e minorenni. L'episodio mette in luce non solo la vulnerabilità di persone emarginate come Singh, ma anche il degrado sociale e morale che può spingere a simili atti.

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