E' iniziata la campagna elettorale di Antonio Bassolino, noto volto politico della città, che è candidato sindaco di Napoli. Tanti i temi toccati durante la conferenza stampa, sottolineando le criticità del territorio ed il suo manifesto politico.
Bassolino per Napoli, le dichiarazioni
"Sono esattamente 11 anni che non ricopro nessun ruolo politico nè istituzionale. Anche se, in tutto questo tempo, ho continuato a girare per la città. A segnalarne i tanti problemi" dichiara Antonio Bassolino alla stampa. Politico che conosce bene la complessita del tessuto cittadino, essendone stato il sindaco dal 1993 al 2000.
Quindi specifica la motivazione che l'ha spinto a ricandidarsi:
"E mi sono nuovamente candidato come sindaco di Napoli soprattutto per la spinta di tanti cittadini. Cittadini di diverso orientamento politico e condizione sociale. Perchè Napoli vive un momento particolare".
Bassolino, quindi, chiosa: "La città è messa male, "scassata" in tante sue parti. Il bilancio comunale è fortemente in difficoltà, come se, di fatto, fosse in dissesto finanziario. Dunque abbiamo bisogno di unire le forze migliori della città. Il Recovery Plan è una grande occasione".
Candidato sindaco di Napoli
Bassolino ha risposto alle domande dei giornalisti presenti:
"Io come mi presento? Mi presento come sono, ovvero una persona da sempre di sinistra. Dal primo giorno che sono stato eletto mi sono sempre considerato un uomo delle istituzioni".
"Mi sono candidato per combattere e, ovviamente, per cercare di vincere. D'altronde ho sempre vinto quando mi sono candidato. A Napoli la maggioranza è rappresentata dal partito degli astenzionisti, il nostro obiettivo è spostare forze, uomini e donne".
Recovery fund
Il candidato sindaco si concentra sui fondi di recupero per la ripresa economica:
"Tutto il Paese, il Mezzogiorno, Napoli hanno davanti a sè un'opportunità straordinaria. Il Recovery fund è l'ultima grande occasione di rilancio e di ripresa che abbiamo a disposizione. Grazie ad una pianificazione degli investimenti pubblici da realizzare entro il 2026".
"Questa partita è più importante per le regioni del Sud, tenuto conto che il Governo deve, necessariamente, allocare qui una parte importante delle risorse economiche, lo impongo le linee guida europee. Quest'ultime dicono chiaramente che gli Stati membri hanno il dovere di ridurre le disuguaglianze".
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