Corrado Finale travolto e ucciso, fermato l'automobilista: è il nipote di un boss
Arrestato Aurelio Taglialatela, 19enne nipote di un boss affiliato al clan Nuvoletta-Polverino: alla base del gesto, una storia d'amore non accettata tra sua sorella e l'amico della vittima
Corrado Finale, un giovane di 20 anni, ha perso la vita tragicamente nella notte tra sabato e domenica mentre percorreva via Del Mare a Marano in scooter.
L’automobilista, identificato come Aurelio Taglialatela, di 19 anni e nipote del boss Castrese Palumbo, figura rilevante del clan Nuvoletta-Polverino, ha travolto il giovane con una Fiat 500.
Secondo le ricostruzioni, Taglialatela avrebbe agito deliberatamente, spinto dall’intolleranza verso la relazione tra sua sorella e l’amico della vittima, anch’egli a bordo dello scooter e miracolosamente sopravvissuto all’incidente.
Una Storia d’Amore All’origine dell’Omicidio
Secondo quanto riportato da Il Mattino, il movente dell’omicidio sarebbe una storia d'amore non accettata. La sorella di Taglialatela aveva una relazione con l’amico di Corrado Finale, un giovane di 18 anni, che si trovava sullo scooter insieme alla vittima al momento del tragico evento. Questa relazione era motivo di forte tensione tra i tre ragazzi, con scontri e litigi che si erano già verificati in passato.
La Dinamica dell'Incidente
Le indagini condotte dai carabinieri di Marano e dalla Procura di Napoli nord hanno rivelato che Taglialatela avrebbe inseguito lo scooter su cui viaggiavano Corrado Finale e il fidanzato di sua sorella. Dopo una lite avvenuta quella sera, l’automobilista avrebbe accelerato volontariamente, travolgendo lo scooter in modo fatale. Corrado Finale è deceduto sul colpo, mentre l'amico è riuscito a sopravvivere, riportando ferite.
Arresto dell'Assassino
Subito dopo l’incidente, Aurelio Taglialatela è stato fermato e portato in caserma, dove è stato interrogato in relazione all’omicidio. La comunità di Marano è sotto shock per questa vicenda, che ha visto una vita spezzata a soli vent'anni, in un contesto di tensioni familiari e violenza.
Questo tragico episodio mette ancora una volta in evidenza come i conflitti legati alle dinamiche familiari e ai retaggi criminali possano sfociare in atti estremi di violenza, lasciando dietro di sé un’irreparabile scia di dolore e lutto.