Nuova ordinanza De Luca. A quanto pare c'è il contrordine e sarebbero stati riaperti i voli con Londra per rimpatriare gli italiani in Gran Bretagna. Ma scoppia il caos tra chi ha paura del contagio e di chi giustamente reclama la possibilità di tornare in Italia.
Stando quanto ci perviene sembrerebbe che possano rientrare tutti coloro che vivono in Gran Bretagna ma sono residenti in Italia e anche i cittadini che hanno motivi di necessità e urgenza.
Ci sono anche studenti salernitani del progetto Erasmus intrappolati a Londra – come titola il quotidiano “Il Mattino” – dal lockdown a sorpresa. Avrebbero voluto far ritorno a casa per le festività di Natale, qualcuno aveva già in tasca il biglietto aereo per il rientro, ma le restrizioni imposte per prevenire la diffusione della variante inglese del Covid, sono rimasti “prigionieri” all’estero.
In pratica dopo 24 ore è arrivato un ripensamento, non solo italiano ma europeo
Tutto sommato il virus mutato non rappresenta una minaccia tanto più grave di quello normale, e allora l’esecutivo ha messo a punto un piano con voli speciali per il rientro dei connazionali dalla Gran Bretagna. “Forse si apre ma è sempre colpa di Boris Johnson.
È lui che ha esagerato, non Di Maio e Speranza che non rispettano gli italiani”, ha commentato la Maglie in un tweet dopo aver rilanciato il messaggio di un giornalista estero, secondo cui la Commissione europea ha raccomandato ai paesi di eliminare tutti i divieti di spostamenti da e per la Gran Bretagna, con BoJo che è stato accusato di aver esagerato sulla reale minaccia rappresentata dalla nuova versione del Covid.
Al momento vige per quanto concerne la Campania l'ordinanza di De Luca. Queste le disposizioni
Tutti coloro che sono arrivati a Napoli dalla Gran Bretagna e Irlanda del Nord negli ultimi 14 giorni dovranno andare sul sito web dell’Asl Napoli 1 e comunicarlo. Saranno poi convocati dall’Asl Napoli 1 al Frullone dove saranno sottoposti al tampone”.
Lo afferma all’ANSA il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, spiegando il piano che si e’ messo in campo per la nuova emergenza del virus mutato proveniente dalla Gran Bretagna. Questo dopo l’ordinanza del governatore campano Vincenzo De Luca.
Come fare la segnalazione
Il modulo sara’ sul sito aslnapoli1centro.it al link “segnalazione viaggiatore”. I voli sono sospesi, ma l’Asl e’ al lavoro gia’ da ieri per valutare tutti coloro che sono gia’ a Napoli. Questo “grazie anche alla grandissima reazione immediata – spiega Verdoliva – dell’unita’ di crisi regionale, che ha organizzato la stazione tamponi in poche ore con l’Istituto Zooprofilattico”.
Una reazione che ha permesso che i tamponi sono stati effettuati ai passeggeri dei due voli che erano partiti prima dell’ordinanza di chiusura alla GB e che quindi in volo si sono ritrovati con l’obbligo di fare controlli.
Il dispositivo di protezione della Campania e’ scattato dunque gia’ ieri, come all’ANSA spiega Antonio Salzano, capo dell’Usmaf (il servizio sanitario doganale e di frontiera) per Campania e Sardegna. “I controlli – spiega – sono scattati intorno alle 17 a seguito della decisione del ministro della Sanita’ che vietava i voli dalla Gran Bretagna, anche indiretti.
I controlli in Campania
Controlliamo tutti i passeggeri e gli facciamo tamponi antigenici e se sono positivi il molecolare. Facciamo sempre anche la misurazione della febbre e la valutazione clinica oltre al tampone. Ora i voli dalla Gran Bretagna sono bloccati ma controlliamo anche i voli indiretti da Paesi che non hanno imposto lo stop.
Se un passeggero ad esempio ha fatto scalo in Tunisia o in Bulgaria ma proviene dalla Gran Bretagna e poi sbarca a Napoli gli viene fatto il test”. Intanto da oggi il ministero ricorda anche che nel dpcm del 3 dicembre e’ previsto che chi torna dall’estero dovra’ fare la quarantena. Un provvedimento che riguarda tutti i Paesi stranieri e che andra’ avanti fino al 6 gennaio.
Si attende quindi nuovo intervento del governatore, soprattutto in merito ai giovani studenti salernitani che già nei giorni scorsi avevano creato non poco clamore nella città dello sceriffo.
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