ivano cipollaro

Un’aggressione omofoba ha scosso il quartiere Barona di Milano nella notte tra sabato 21 e domenica 22 dicembre. Ivano Cipollaro, infermiere 45enne, è stato colpito con un pugno alla testa dopo una serie di insulti omofobi mentre passeggiava mano nella mano con il suo compagno.

La denuncia di Ivano Cipollaro

"Mi sono spaventato. Ma non voglio restare in silenzio. Metterci la faccia è importante. Anche perché l’atmosfera politica, con questo governo, favorisce episodi simili."

Ivano Cipollaro racconta l’accaduto in un’intervista, spiegando cosa è successo dopo l’aggressione: "I medici hanno voluto tenermi in osservazione per sei ore, per escludere conseguenze neurologiche. E poi perché la pressione mi era schizzata in alto. Ora ho tempo di ragionare su quello che è successo. Provo tanta rabbia e sgomento."

La dinamica dell’aggressione

L’aggressione è avvenuta in via Santa Rita da Cascia. Cipollaro e il suo compagno Alfredo stavano tornando a casa dopo una cena in un ristorante giapponese.

"Improvvisamente, un gruppetto di persone che non conosco ma che ho già intravisto in passato ha iniziato a insultarci perché ci tenevamo per mano. Uno di loro mi è venuto contro inveendo."

Cipollaro ha provato a rispondere: "Ho reagito, dicendo che sono fatti nostri quello che decidiamo di fare."

Ma gli insulti sono diventati violenza fisica: "Uno di quel gruppo si è avvicinato come per separarci e mi ha colpito alla testa. Non sono nemmeno scappati: hanno continuato a insultarci. Io e il mio compagno ci siamo allontanati, spaventati, e abbiamo chiamato il 112. Sono arrivati i carabinieri e un’ambulanza."

Il gesto di tenersi per mano

Ivano ha spiegato che lui e Alfredo non hanno mai nascosto la loro relazione: "Nessuno ha mai detto nulla. Sicuramente per strada ci si sente più osservati, ma non bisogna aver paura. Io voglio essere me stesso, voglio essere libero. Le coppie eterosessuali si tengono per mano, noi perché non dovremmo?"

L'analisi politica di Cipollaro

Secondo Cipollaro, il contesto politico attuale avrebbe un ruolo in episodi di questo tipo:
"C’è una situazione politica che fomenta e che mette in pericolo tutta la comunità LGBT. La gente si sente più legittimata a fare attacchi di questo genere, senza pensarci due volte."

L’infermiere ha sottolineato l’importanza di denunciare: "Vorrei spingere altre persone che hanno esperienze simili a denunciare pubblicamente quello che sta succedendo in Italia in questo periodo. A frenare le testimonianze, di solito, è la paura delle conseguenze. Io stesso ora ho familiari e amici preoccupati, perché le persone che mi hanno aggredito potrebbero riconoscermi. Ma serve il coraggio di metterci la faccia: quello che è successo è inaccettabile."

Le indagini in corso

Le indagini sull'aggressione sono affidate ai carabinieri della compagnia Magenta, che stanno analizzando i filmati delle telecamere di videosorveglianza per identificare i responsabili.

La comunità locale e le associazioni hanno espresso solidarietà a Ivano Cipollaro, lodando il suo coraggio nel denunciare pubblicamente l’aggressione subita.

La storia di Ivano Cipollaro non è solo un racconto di violenza, ma anche di coraggio e determinazione. Con la sua denuncia, l'infermiere ha deciso di rompere il silenzio, lanciando un messaggio chiaro: "Nessuno deve sentirsi solo di fronte a episodi di questo tipo. La libertà di essere se stessi non può essere messa in discussione."

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