De Luca, dagli insulti alle parole di pace: la nuova strategia dell'ex 'sceriffo'
Arriva l'intesa sull'accordo di coesione e la premier non è più «str...»: il governatore un erede dei Borbone o un maestro di strategia?
Il governatore della Campania Vincenzo De Luca è noto per il suo stile diretto e spesso sarcastico.
Dopo mesi di critiche alla premier Giorgia Meloni e al ministro Raffaele Fitto, il presidente della regione sembra aver cambiato completamente atteggiamento.
Questo cambio di rotta ha destato curiosità e ha fatto emergere ipotesi su possibili strategie politiche dietro la sua improvvisa cordialità. Analizziamo cosa sta accadendo e perché questo cambiamento potrebbe avere radici più profonde.
De Luca e Meloni: Dalla Conflittualità alla Distensione
Negli ultimi mesi, Vincenzo De Luca si è fatto notare per le dure critiche rivolte al governo Meloni e in particolare per la gestione dei fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Gli attacchi personali non sono mancati, culminando in un fuori onda particolarmente volgare rivolto alla presidente del Consiglio durante una riunione a Palazzo Chigi. De Luca, infatti, non ha mai risparmiato accuse forti, definendo Meloni come incapace di gestire il PNRR e criticando la sua politica in Campania.
Eppure, durante una recente visita a Palazzo Chigi, lo scenario è cambiato in maniera evidente. De Luca, che per mesi aveva insultato e attaccato il governo, si è presentato sorridente e cordiale, stringendo la mano a Meloni e persino facendo una battuta ironica a favore di Fitto: "Forza Fitto!" ha esclamato, lasciando molti sorpresi.
Perché questo Cambio di Atteggiamento?
L’atteggiamento di Vincenzo De Luca ha sollevato domande non solo tra gli osservatori politici, ma anche tra i suoi sostenitori e critici. Fabrizio Roncone del Corriere della Sera ha fotografato la situazione con toni sarcastici, chiedendosi se dietro questo cambio di registro ci fosse un piano preciso o una mossa tattica. "È De Luca o Crozza?" ironizza il giornalista, facendo riferimento alla celebre imitazione del governatore campano da parte del comico Maurizio Crozza.
Molti hanno ipotizzato che dietro questa distensione vi sia una motivazione chiara: i 3,5 miliardi di euro di investimenti che il governo ha destinato alla Campania. De Luca, noto per essere un abile tessitore di alleanze e strategie politiche, potrebbe aver deciso di mettere da parte le tensioni per garantire nuovi finanziamenti per la regione, un risultato fondamentale in vista della sua possibile candidatura per un terzo mandato da presidente della Regione.
La Realpolitik di De Luca: Obiettivo Elezioni Regionali
Chi difende De Luca, e cerca di spiegare il suo repentino cambio di rotta, lo fa invocando la logica della realpolitik. "Doveva portare fondi in Campania, e l'ha fatto", affermano i suoi sostenitori. E questo perché il governatore ha in mente un obiettivo ben preciso: ricandidarsi alle elezioni regionali per un terzo mandato. De Luca sa che per farlo ha bisogno di portare risultati concreti, e i fondi garantiti dal PNRR sono un tassello fondamentale di questa strategia.
Questo cambio di atteggiamento non si è limitato solo al governo Meloni. Anche nei confronti della segretaria del suo partito, Elly Schlein, De Luca sembra aver ammorbidito i toni. Dopo mesi di frasi pungenti e critiche che hanno spesso umiliato la giovane segretaria del PD, il governatore sembra ora più conciliante, probabilmente nell’ottica di blindare il suo potere all'interno del partito in vista delle prossime elezioni.
Un Erede dei Borbone o un Maestro di Strategia?
De Luca è stato spesso descritto come uno degli ultimi "caudillos" della politica italiana, un leader forte, spregiudicato e molto attento al suo ego. La sua parabola politica sembra confermare che, a volte, per blindarsi, De Luca ha bisogno di nemici. La sua capacità di cambiare alleanze e strategie, unita a una comunicazione spesso molto diretta e pungente, lo ha reso uno dei protagonisti della politica meridionale.
Tuttavia, il recente cambio di atteggiamento potrebbe anche essere il segnale che il "Re di Campania" è pronto a un nuovo capitolo, con l'obiettivo di assicurarsi ancora una volta il comando della regione. Resta da vedere se la sua strategia darà i frutti sperati o se si rivelerà solo un'altra mossa in una lunga partita politica.