funghi

Due persone, una madre e un figlio, sono state ricoverate in ospedale a Vittorio Veneto, Treviso, a causa di un avvelenamento da funghi. Entrambi presentavano sintomi gastroenterici e sono stati sottoposti a trattamento per insufficienza epatica, a seguito del consumo di funghi che avevano raccolto senza rendersi conto che tra questi si trovavano esemplari di Amanita Phalloides, un fungo altamente velenoso.

La donna e il figlio si erano recati al pronto soccorso con evidenti segni di avvelenamento. Le indagini successive hanno rivelato che avevano consumato funghi raccolti il giorno precedente, tra cui l’Amanita Phalloides, noto per il suo elevato contenuto di amatossine, responsabile di gravi intossicazioni e possibili esiti letali.

I soccorsi

All'arrivo al pronto soccorso, i medici hanno immediatamente avviato le cure necessarie. I tecnici micologi dell'Ulss 2 Marca trevigiana hanno confermato la presenza del fungo velenoso tra quelli raccolti. Attualmente, le condizioni di salute del figlio sono in netto miglioramento, mentre la madre è ancora ricoverata all’ospedale di Conegliano in terapia intensiva, con prognosi riservata.

L'importante della prevenzione

Questo tragico episodio mette in luce l'importanza di una maggiore informazione e attenzione riguardo alla raccolta e al consumo di funghi selvatici. La presenza di specie velenose può facilmente confondere anche i raccoglitori più esperti, rendendo cruciale l'educazione sulle varietà di funghi commestibili e tossici.

Il caso di avvelenamento da funghi a Treviso evidenzia la necessità di una maggiore consapevolezza nella raccolta di funghi selvatici. La comunità locale spera in una pronta guarigione per madre e figlio e invita tutti a prestare la massima attenzione per evitare incidenti simili in futuro.

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