Reddito di cittadinanza in bilico. È possibile perdere il reddito di cittadinanza? La risposta è sì. Cosa fare dunque per evitare una possibile revoca a settembre?
Il reddito di cittadinanza, istituito con il Decreto Legge n°4 del 2019, richiede precisi requisiti per essere erogato. Non è universale né automatico, dunque occorre rispettare diversi obblighi.
Reddito di cittadinanza, il patto per il lavoro
Innanzitutto i beneficiari del reddito devono sottoscrivere un patto per il lavoro presso un centro per l'impiego. Fino a oggi i beneficiari non hanno avuto nessun obbligo.
Alcuni invece si sono resi disponibili per servizi di pubblica utilità, aiutando a tenere pulite le strade ma sono state più che altro iniziative spontanee.
Con la fase 2 ciò che è stato fatto volontariamente diventa un obbligo, pena la decadenza del sussidio. Dunque i beneficiari devono rendersi disponibili per 8 ore alla settimana presso il Comune di residenza.
Da settembre tagli al reddito di cittadinanza del 20% dell’importo: ecco per chi
Vista la natura di sussidio funzionale per il sostentamento, lo Stato presuppone che l’assegno del reddito di cittadinanza sia speso tutto per intero.
Chi riesce a metterne da parte una percentuale, evidentemente, si presume, non necessita di tutto l’importo riconosciuto per sopravvivere.
Ecco perché subirà dei tagli del 20% dell’importo del RdC a partire dalla mensilità successiva a quella non spesa per intero.
La regola, che come dicevamo prima non è una novità assoluta ma che, finora, non aveva trovato applicazione, non vale per gli arretrati del reddito di cittadinanza.
Ogni sei mesi controlli sulla carta
Attenzione perché il controllo dell’importo speso non avverrà solo a cadenza mensile ma ci sarà anche una super visione ogni sei mesi: questa servirà a conteggiare eventuali risparmi residui dal semestre precedente che saranno annullati dalla carta.
Il primo conteggio di questo secondo tipo è in calendario per il 31 gennaio 2021 e terrà conto delle spese effettuate dal 1 agosto 2020.
Reddito di cittadinanza, cosa fare per non perderlo
Chi percepisce il reddito, come detto nel paragrafo precedente, dovrà fare lavori di pubblica utilità nel proprio Comune di residenza.
Le attività di pubblica utilità non devono superare le 8 ore settimanali. Le ore possono essere recuperate nel mese successivo.
L'impegno - abbastanza flessibile - consente comunque al beneficiario di cercare altre occupazioni. La mancata risposta alla chiamata comunale o la mancata accettazione comporta la perdita del reddito di cittadinanza.
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