Addio a Clio Napolitano: si spegne a 89 anni la moglie dell'ex Presidente della Repubblica
Con il marito Giorgio si sono conosciuti all’Università e sono stati sposati per 64 anni
Clio Napolitano, vedova dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è morta a Roma all'età di 89 anni dopo una lunga malattia.
La sua scomparsa arriva a meno di un anno da quella del marito, avvenuta il 22 settembre 2023.
Clio avrebbe compiuto 90 anni il prossimo novembre. La sua vita, segnata da una lunga unione con Giorgio Napolitano, si è sempre svolta all'insegna del rigore, dell’impegno politico e del sostegno costante al marito.
Unione Indissolubile: L'amore tra Clio e Giorgio Napolitano
Clio Bittoni e Giorgio Napolitano si incontrarono per la prima volta all’Università di Napoli, dove entrambi frequentavano la facoltà di Giurisprudenza. Il loro legame sentimentale e politico si consolidò nel corso degli anni, quando si ritrovarono a Roma. Qui, Napolitano iniziava la sua carriera politica e Clio praticava come avvocato in uno studio legale. La coppia si sposò con rito civile, una scelta comune per i membri del Partito Comunista Italiano. Da allora, Clio è rimasta al fianco del marito per oltre sei decenni, sostenendolo durante tutto il suo percorso politico.
Dalla loro lunga unione, durata 64 anni, nacquero due figli, Giovanni e Giulio. La famiglia Napolitano ha sempre mantenuto una vita privata discreta, nonostante il ruolo pubblico che li vedeva spesso sotto i riflettori. Clio, pur non essendo formalmente coinvolta nella vita politica, ha sempre rappresentato una figura di forte supporto morale per il marito, tanto nelle battaglie politiche quanto nei momenti più delicati della sua carriera.
Il Ruolo di Clio Napolitano come First Lady
Dopo l'elezione di Giorgio Napolitano a presidente della Repubblica Italiana nel 2006, Clio Napolitano divenne una presenza costante nelle cerimonie ufficiali e nei viaggi di Stato. Tuttavia, la sua natura schiva e riservata la portò a mantenere un profilo basso, evitando il più possibile le formalità e i protocolli che caratterizzano il ruolo di first lady. Celebre fu l'episodio del 2012, quando, nonostante il suo status di moglie del capo dello Stato, si mise in fila come una normale cittadina per visitare una mostra d'arte su Vermeer, insistendo persino nel voler pagare il biglietto d’ingresso.
Questa sua semplicità e vicinanza alla gente la rese particolarmente amata dal pubblico italiano. Nonostante il ruolo istituzionale, Clio non rinunciava alla sua indipendenza e, spesso, si è espressa pubblicamente su temi sociali, con particolare attenzione alla condizione delle donne, un tema che le stava particolarmente a cuore.
Clio Napolitano: Una Vita tra Riservatezza e Impegno Sociale
Nata a Chiaravalle, Clio Bittoni Napolitano proveniva da una famiglia di oppositori del regime fascista. Figlia di Amleto Bittoni e Diva Campanella, entrambi confinati politici, crebbe in un ambiente di forte impegno politico e sociale. La madre, socialista, continuò il suo attivismo anche dopo la Liberazione. Clio ereditò questa passione per la giustizia sociale e l'equità, portandola con sé nel suo percorso personale e professionale.
Clio si laureò in Giurisprudenza all'Università Federico II di Napoli e intraprese la carriera legale, lavorando come avvocato per la Lega delle Cooperative. Il suo impegno professionale e il suo rigore morale non vennero mai meno, anche quando la sua vita si spostò inevitabilmente sotto i riflettori pubblici a causa del ruolo di Giorgio Napolitano.
Gli Ultimi Anni di Clio Napolitano
Dopo i due mandati di Giorgio Napolitano come presidente della Repubblica, Clio e il marito si trasferirono in un appartamento nel Palazzo della Panetteria, uno dei lati del Quirinale. Questo luogo più raccolto e meno formale rispetto all'ala riservata ai presidenti, rappresentava per Clio un rifugio dalla rigidità dei protocolli ufficiali. Qui, Clio si sentiva più libera, continuando a vivere con riservatezza, pur essendo consapevole del suo ruolo pubblico.
La morte di Giorgio Napolitano il 22 settembre 2023 segnò profondamente la vita di Clio, già debilitata da una lunga malattia. Il loro legame indissolubile, spezzato solo dalla morte, ha rappresentato un punto fermo nella vita politica e personale di entrambi.
Clio Napolitano lascia un’eredità di impegno, rigore e amore per la libertà e la giustizia sociale, ricordata non solo come moglie dell'ex presidente, ma come una donna di grande carattere e dignità.