Francia, governo salvo per nove voti sulla riforma delle pensioni: esplode la rabbia
In Francia, il governo di Elisabeth Borne è stato salvato e la controversa riforma delle pensioni del presidente Macron è diventata legge, nonostante la sua approvazione avvenisse senza il consenso del Parlamento.
Francia, proteste in tutto il paese dopo il respingimento della mozione di sfiducia
Le mozioni di sfiducia contro l'esecutivo, presentate dal partito indipendente Liot e dal partito di Le Pen, sono state respinte, tuttavia la decisione ha scatenato le proteste in tutto il Paese, con oltre 140 fermi effettuati e 11 feriti fra poliziotti e gendarmi.
Jean-Luc Mélenchon ha invitato i francesi a non arrendersi e a continuare la battaglia attraverso manifestazioni e scioperi. Il Paese rischia il blocco, con raffinerie chiuse e studenti pronti a scendere in piazza.
La sinistra ha già presentato un ricorso al Consiglio costituzionale per la legittimità della legge di riforma e propone di avviare un difficile percorso per un referendum di iniziativa condivisa. In attesa della mossa di Macron, gli analisti sottolineano un paese diviso e un presidente isolato politicamente e ai minimi della popolarità.
AGGIORNAMENTO: MOZIONE DI SFIDUCIA RESPINTA
La giornata decisiva in Parlamento si è svolta in un'aula surreale. La maggioranza assoluta dell'Assemblée che ha respinto la mozione di censura del Liot con soli nove voti mancanti. Gli scontri verbali e fisici hanno coperto le parole della Bergé e della Borne. Il risultato ha portato a una grande impopolarità di Macron e del suo partito Renaissance.
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