Divieto di fumo in strada: il deputato Borrelli propone di estenderlo anche a Napoli
A partire dal 1° gennaio 2025, a Milano entrerà in vigore il divieto di fumo in tutte le aree pubbliche all’aperto. Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi Sinistra, auspica che questa misura venga adottata anche a Napoli e nel resto d’
Dal prossimo anno, Milano sarà pioniera nell’introduzione di un divieto di fumo totale all’aperto. La misura, promossa dalla giunta comunale meneghina, prevede che il fumo sia consentito esclusivamente in aree appositamente dedicate, lontane almeno 10 metri dai flussi pedonali. I trasgressori rischieranno sanzioni comprese tra 40 e 240 euro.
Secondo Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi Sinistra, il provvedimento rappresenta un passo avanti nella tutela della salute pubblica e nella lotta all’inquinamento:
"Il fumo è la prima causa di morte prevenibile al mondo. Un divieto come quello di Milano non solo protegge i non fumatori dall’esposizione al fumo passivo, ma contribuisce anche a ridurre l’inquinamento atmosferico e il degrado urbano legato alle cicche abbandonate."
Un possibile futuro per Napoli
Borrelli ha dichiarato che una normativa simile dovrebbe essere presa in considerazione anche a Napoli e in altre città italiane, suggerendo una fase iniziale in cui vengano predisposte aree apposite per i fumatori in spazi pubblici.
"L’inquinamento da mozziconi di sigaretta, che ritroviamo per strada, nelle aree verdi e persino nei nostri mari, è intollerabile. È necessario adottare misure concrete per proteggere i territori e la salute dei cittadini. Da Milano arriva un esempio chiaro e replicabile," ha spiegato il deputato.
I vantaggi del divieto di fumo
Salute pubblica
Il fumo passivo è riconosciuto come una delle principali minacce alla salute pubblica, aumentando il rischio di malattie respiratorie e cardiovascolari. Un divieto di fumo negli spazi pubblici ridurrebbe significativamente l’esposizione involontaria ai pericoli legati alle sigarette.
Ambiente più pulito
L’abbandono di mozziconi di sigaretta rappresenta una delle principali cause di inquinamento urbano e marino. Le cicche, composte da materiali non biodegradabili, rilasciano sostanze tossiche nell’ambiente, danneggiando flora e fauna. Secondo Borrelli, il divieto, unito all’uso di portacicche distribuiti gratuitamente in spiagge e manifestazioni, potrebbe ridurre drasticamente il problema.
Riduzione delle polveri sottili
Il fumo è una fonte significativa di polveri sottili, che contribuiscono all’inquinamento atmosferico. Limitare l’abitudine al fumo nelle aree pubbliche all’aperto potrebbe migliorare la qualità dell’aria.
Una battaglia per sensibilizzare
Borrelli ha concluso ribadendo che il divieto deve essere accompagnato da campagne di sensibilizzazione per educare i cittadini sull’importanza di rispettare l’ambiente e tutelare la salute. “Non possiamo più affidarci esclusivamente al senso civico. Servono regole chiare e sanzioni severe per chi non rispetta il territorio e la comunità,” ha affermato.
Con il divieto già all’orizzonte per Milano, resta da vedere se Napoli e altre città italiane seguiranno questo esempio virtuoso.