Ancora troppe le domande senza risposta legate al caso di Gaia Randazzo. La ragazza di 20 anni sparì improvvisamente sul traghetto Genova-Palermo nella notte tra il 10 e l011 novembre.

Caso Gaia Randazzo, parla la madre

Si indaga per istigazione al suicidio ma al momento le evidenze raccolte nell'inchiesta sono riservate.

Alcuni passeggeri del traghetto avrebbero segnalato alla redazione di "Chi l'ha visto?" una situazione "poco serena" a bordo della nave.

Sull'imbarcazione, stando a quanto riferito, vi erano diverse persone ubriache e qualcuno potrebbe aver avvicinato la ragazza che dormiva sui divanetti nella hall insieme al fratello 15enne.

Per la mamma di Gaia, intervistata da Fanpage.it, la pista del suicidio è infondata. La famiglia è convinta che la giovane sia stata importunata e qualcuno le abbia fatto male.

Per fare passi importanti nella vicenda, sarebbe utile rilevare le immagini delle telecamere di videosorveglianza della nave. Non è chiaro però se queste esistano.

"Sappiamo che la felpa di Gaia è stata ritrovata al nono piano del traghetto, lei dormiva al quinto. Ci sono quattro piani di differenza e non credo sia possibile che su quattro piani non vi fosse neppure una telecamera funzionante ad inquadrare il passaggio di mia figlia, magari in compagnia di qualcuno", dice la mamma di Gaia a Fanpage.

La donna vuole verità e giustizia: "Ho bisogno di risposte: il corpo di Gaia non è mai stato ritrovato e per quello che ne so potrebbe essere stata sequestrata e aver bisogno di me. Non può difendersi, perciò a lei penserò io. Lotterò per sapere cosa è accaduto".

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