Trovato morto in casa: Vincenzo Leva aveva 65 anni
Il corpo mummificato: era lì da tre mesi. L'allarme lanciato dal figlio

Una tragica scoperta ha scosso la comunità di Chieti: Vincenzo Leva, pensionato di 65 anni, è stato trovato senza vita nella sua abitazione di via Pietragrossa. Il corpo, ormai mummificato, giaceva accanto a una sedia ed è stato scoperto solo dopo circa tre mesi dal decesso. A far scattare l’allarme è stato il figlio dell’uomo, che si è recato in questura la mattina del 12 marzo per presentare una denuncia di scomparsa.
Un silenzio lungo tre mesi: la denuncia del figlio
Nonostante tra padre e figlio non ci fossero più rapporti da ben 17 anni, quest’ultimo ha deciso di segnalare la scomparsa dopo aver saputo da alcuni parenti che nessuno aveva avuto notizie di Leva da tempo. Preoccupato, ha deciso di rivolgersi alle autorità per fare luce sulla situazione. A seguito della denuncia, gli agenti della Squadra Volante della Questura di Chieti e i Vigili del Fuoco si sono recati presso l’abitazione dell’uomo per un controllo.
La scoperta macabra: porta forzata e corpo mummificato
Le forze dell’ordine, una volta giunte in via Pietragrossa, hanno dovuto forzare la porta di ingresso per accedere all’appartamento. All'interno dell'abitazione, ormai chiusa da mesi, hanno trovato il corpo di Vincenzo Leva in avanzato stato di decomposizione. Secondo i primi rilievi del medico legale, l’uomo sarebbe deceduto circa tre mesi fa.
Le ipotesi sulla causa del decesso
Al momento, l’ipotesi più probabile è che Vincenzo Leva sia stato colto da un infarto. Sul corpo, infatti, non sono stati trovati segni di violenza e pare che soffrisse di problemi cardiaci noti. La salma è stata messa a disposizione del medico legale per ulteriori accertamenti, dopodiché sarà restituita ai familiari per l’ultimo saluto.
Il dramma della solitudine
Questo tragico evento riporta alla luce il dramma della solitudine, una realtà che colpisce molte persone anziane e sole. Il fatto che il decesso di Vincenzo Leva sia rimasto sconosciuto per tre mesi evidenzia quanto sia importante mantenere rapporti con amici, parenti e vicini per evitare situazioni simili. La comunità di Chieti è rimasta scossa dalla notizia e in molti si interrogano su come sia possibile che nessuno si sia accorto della sua assenza per così tanto tempo.
Un monito per la società
La storia di Vincenzo Leva rappresenta un monito sulla necessità di prestare maggiore attenzione alle persone sole. Nonostante il rapporto inesistente con il figlio, la sua scomparsa è stata infine scoperta solo grazie all'iniziativa di quest'ultimo, che si è preoccupato di indagare sulla situazione. Un piccolo gesto che, forse, avrebbe potuto cambiare l’epilogo di questa triste vicenda se fosse stato fatto prima.
L’intera comunità di Chieti si stringe attorno ai familiari di Vincenzo Leva, riflettendo sul valore della vicinanza umana e sull’importanza di non lasciare nessuno nell’ombra dell’isolamento.