Uccide la fidanzata e la figlia, poi si impicca
“Questa è una delle indagini più barbare e difficili a cui abbia mai collaborato”.
Sono le parole del medico legale, Joe McCrisken, nel descrivere l’uccisione di Giselle Marimon-Herrera, 37enne di origini colombiane, di sua figlia Allison, 15 anni, e del loro chihuahua domestico.
Un eccidio compiuto dal fidanzato di della donna, Russell Steele, a Newry, nella Contea di Armargh, Regno Unito.
L’uomo si è poi impiccato. Secondo quanto accertato avrebbe strangolato la 37enne, per poi stuprare la figlia prima di ucciderla allo stesso modo. I fatti sono avvenuti nel marzo dello scorso anno.
Durante le udienza è stata letta una dichiarazione della sorella della vittima 37enne.
Paola Herrera ha raccontato come Giselle fosse arrivata in Irlanda del Nord nel 2016 dopo essersi separata dal marito portoghese; un anno dopo era stata seguita da sua figlia.
Ha anche riferito che sua sorella riteneva che Steele la stesse "controllando" e che la donna voleva porre fine alla relazione con l’uomo. Tesi, quest’ultima, confermata anche dagli investigatori.
“Le uccisioni sono state un atto impulsivo compiuto da un individuo con una storia di aggressività e violenza alle spalle".
McCrisken ha ringraziato i membri della famiglia Marimon-Herrera per la loro "dignità" nel collaborare alle indagini: "Sono stati all'inferno in quest'ultimo anno".
I familiari delle vittime sono riusciti a viaggiare dalla Colombia verso l'Irlanda del Nord per vedere dove vivevano le donne e incontrare alunni e insegnanti nella scuola di Allison, grazie alle donazioni.
La famiglia
Ha dichiarato di essere stata “devastata” da quanto accaduto:
"Siamo una famiglia molto schiva che è stata catapultata nel pubblico dominio a seguito di questo omicidio".
(Fanpage)