Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha commentato la decisione del governo di spostare le elezioni amministrative.
"Una decisione grave che calpesta dignità ed esigenze del mondo della scuola", ha commentato De Luca.
Il governo vuole infatti fissare le elezioni amministrative in autunno, nonostante fossero programmate tra maggio e giugno.
Il problema delle elezioni
Fissare le elezioni amministrative al 4 ottobre "vuol dire che un mese prima, il 4 settembre, andranno presentate le liste e che nelle città dove è possibile il ballottaggio le elezioni si concluderanno il 18 e 19 ottobre" ha dichiarato.
Ancora una volta, un periodo che dovrebbe essere dedicato alla scuola e all'inizio dell'anno scolastico, comuni ed istituzioni saranno impegnati nelle elezioni.
Una decisione che il Presidente della Regione Campania commenta come grave.
Quando sarebbe opportuno andare alle elezioni
Vincenzo De Luca a proposito di quando sia meglio andare alle elezioni ha ammesso: "Il periodo più tranquillo per andare al voto era tra fine giugno e la prima decade di luglio.”
La Campania più esposta
Perché siamo la più grande in termini di densità abitativa. E a causa di atteggiamenti di assoluta scorrettezza ora subiamo questo forte incremento dei contagi.
Abbiamo avuto quartieri abbandonati e alle 18 nessuno controllava nulla, senza contare tutti senza mascherina. Abbiamo avuto sindaci e amministratori locali che hanno fatto il loro dovere.
Altri invece di grandi città che non hanno fatto nulla, anzi hanno addirittura spinto, fino a poco settimane fa, la riapertura.
La terza ondata è arrivata
Il problema è grave. Noi stiamo facendo un ottimo lavoro per quel che riguarda gli ultra 80enni e la scuola. Mi stanno arrivando lettere di anziani che si recano nei nostri centri e si complimentano per l'accoglienza, merito del nostro efficiente personale medico. L'eccellenza della Sanità campana si vede dai numeri e da tempi, noi al giorno 10 di questo mese avremo finito on la vaccinazione della scuola, in Lombardia inizieranno il giorno 8 marzo.
I numeri
Ancora oggi noi abbiamo questa sperequazione nella distribuzione dei vaccini. Noi quantità minori rispetto all'Emilia che ha una popolazione inferiore alla nostra. La Lombardia più del doppio delle dosi ricevute da noi. Qualche minuto fa nell'incontro con le Regioni e i ministri del governo Draghi, ho riproposto questo problema: noi nel mese di Aprile dobbiamo avere la dose in più di vaccini che ci consenta di avere la proporzione esatta alla nostra popolazione.
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