"Maradona non è morto, è stato ucciso”. Sembra essere questa oramai la tremenda verità. Sette persone sono state ufficialmente accusate di omicidio volontario nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Diego Armando Maradona. Lo riporta il quotidiano ‘La Nacion’ che ha appreso la notizia da fonti giudiziarie.
Maradona - I sette dal 31 maggio saranno chiamate a deporre
Si tratta degli infermieri Ricardo Omar Almirón e Dahiana Gisela Madrid, il coordinatore Mariano Perroni, il medico che ha stabilito il ricovero domiciliare, Nancy Forlini, lo psicologo Carlos Ungel Díaz, la psichiatra Agustina Cosachov e il neurochirurgo Leopoldo Luque, medico di base di Maradona. Per il reato di cui sono accusati sono previste pene da 8 a 25 anni.
Maradona - Dal rapporto di cui ‘La Nacion’ ha preso visione
E rilanciato anche da altri media locali, emerge che, secondo i magistrati, le cure prestate dell’équipe sanitaria che ha assistito Maradona negli ultimi giorni di vita sono state “inadeguate, carenti e spericolate” e hanno affidato “al caso la salute del paziente”.
Il suo dottore storico
In più Luque è accusato anche di “uso di documento privato falso”. Ciò perché, sempre secondo l’accusa, il medico avrebbe falsificato la firma di Maradona per chiedere una copia della ‘storia clinica’ del paziente alla struttura dov’era stato operato per un ematoma al cervello.
L’accusa ha chiesto anche agli indagati venga proibito di lasciare il paese, e quindi che vengano ritirati i loro passaporti.
(Anteprima24)
Messina in lacrime, è Mattia Caratozzolo, il ragazzo morto soffocato da un pezzo di formaggio: 30 anni ed era la sua prima vacanza col papà
MESSINA. Morire a 30 anni Si chiamava Mattia Caratozzolo e aveva 30 anni il ragazzo morto ieri sull’isola di Vulcano.
Il giovane stava trascorrendo qualche giorno di vacanza con il padre in una villetta dell’isola in località Levante quando si è consumata la tragedia.
Messina - I fatti
Da una prima ricostruzione, Mattia, originario di Messina, si trovava sul terrazzo di casa e aveva deciso di fare uno spuntino con del formaggio. Tuttavia, dopo aver ingoiato un boccone, si sarebbe sentito male e sarebbe morto soffocato.
Ad assistere alla scena il papà, che ha lanciato subito l’allarme. Sono intervenuti la guardia medica, i volontari della Croce Rossa che in tutti i modi si sono dati da fare per circa trenta minuti anche con massaggio cardiaco.
Ma il giovane non ce l’ha fatta
E' morto tra la disperazione del padre e dei residenti dell’isola. E’ probabile che il formaggio ingoiato da Mattia sia andato di traverso, ostruendo le vie respiratorie. Sono anche intervenuti i carabinieri, l’assessore Massimo D’Auria e il delegato municipale Giovanni Di Vincenzo.
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