REDDITO DI CITTADINANZA. Draghi non elimina il Reddito di Cittadinanza ma mette a punto una vera e proprio riforma. Anche se il Premier Mario Draghi ed il suo Governo hanno spesso manifestato delle riserve nei confronti della misura nota come Reddito di Cittadinanza, o RdC, non sembrerebbe esserci, nei piani dell’esecutivo, una cancellazione imminente, almeno per il momento. In ogni caso, come riporta Trendonline, dato che il RdC, così come si configura al momento, manifesta dei limiti abbastanza evidenti, è chiaro che una riforma sarà necessaria; riforma che sicuramente vedrà la luce già dai prossimi mesi.

Quali saranno i cambiamenti più interessanti?

In sostanza, si vuole rendere il Reddito di Cittadinanza maggiormente accessibile ai cittadini. La prima parte della riforma del RdC riguarderà molto probabilmente gli anni di residenza necessari alla richiesta della misura: al momento, infatti, è possibile richiedere il Reddito di Cittadinanza solamente nel caso in cui si risieda in territorio italiano da almeno dieci anni. Dal 2022, invece, è probabile che il numero di anni di residenza necessari per accedere alla misura ridotto. Si parla addirittura di un tempo minimo, pari a soli due anni di residenza. La riduzione degli anni di residenza consentirà a moltissimi nuclei familiari che attualmente non possono accedere al RdC di poter richiedere la misura di sostegno: dovremo però attendere ancora qualche settimana per avere la certezza dell’entità della riduzione.

Altra modifica di cui si parla

In merito alla riforma del Reddito di Cittadinanza riguarda il possibile taglio all’IRPEF. Dunque, i beneficiari del RdC non vedranno un nuovo aumento dell’assegno mensile; ma, risparmiando sull’Imposta sul reddito delle persone fisiche (l’IRPEF, appunto) potranno comunque ottenere un aumento del proprio reddito. Si discute poi di un’altra importantissima modifica, ossia quella che prevederà di revisionare i criteri di accesso al Reddito di Cittadinanza. In particolare, rivisti i requisiti relativi ai redditi mobiliari del nucleo familiare richiedente. In ultimo, tra le modifiche al Reddito di Cittadinanza vedrà probabilmente la luce anche quella relativa all’importo dell’Assegno Unico, che dal prossimo anno potrebbe essere percepito per intero anche dai beneficiari di RdC. Sappiamo infatti che, al momento, l’Assegno Unico Temporaneo non ricevuto per intero dai titolari di Reddito di Cittadinanza; i nuclei familiari con figli a carico che percepiscono RdC, infatti, subiscono una decurtazione dell’Assegno Unico. Ma l’Assegno Unico è al momento in fase di prova; a gennaio 2022 introdotta invece la misura universale: quando la misura diventerà ufficiale, i percettori di Reddito di Cittadinanza potrebbero finalmente percepire l’Assegno Unico senza tagli.

Reddito di Cittadinanza: importi maggiorati, ma solo per alcuni cittadini

Negli ultimi mesi, infatti, molti nuclei familiari hanno potuto ottenere una maggiorazione delle quote del RdC percepite. Questo grazie all’Assegno Unico Temporaneo: nel caso in cui la famiglia titolare di Reddito di Cittadinanza riesce a rispettare tutti i requisiti per percepire anche la “misura ponte”, nel mese di ottobre percepita una importante maggiorazione. Oltre alla quota relativa al Reddito di Cittadinanza, infatti, la famiglia percepirà sia l’Assegno Temporaneo relativo al mese corrente, sia le quote arretrate non ancora corrisposte dall’INPS. I percettori di Reddito di Cittadinanza, infatti, hanno diritto a ricevere l’Assegno Unico Temporaneo a partire da quest’estate. La mensilità relativa a luglio è già stata corrisposta a fine settembre, mentre mancano all’appello i mesi di agosto e settembre. Con gli accrediti di ottobre da parte dell’INPS, in ogni caso, dovrebbero arrivare anche le mensilità arretrate.  Entro fine mese si attende il recupero di entrambe le mensilità mancanti. In effetti, garantire il recupero delle mensilità non ancora corrisposte ai percettori di Reddito di Cittadinanza (ma anche agli altri cittadini che hanno richiesto l’Assegno Unico) è quasi un obbligo per l’INPS. All’inizio del prossimo anno la misura estesa a tutte le famiglie con figli a carico.(Trendonline) Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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