L’autopsia sulla dj torinese Viviana Parisi ritrovata senza vita nei boschi di Caronia rivela “lesività varia”. Elvira Ventura Spagnolo, il medico legale che ha eseguito l’esame autoptico precisa a Quarto grado “non possiamo dire se si tratti di una lesività pre-mortem o post-mortem.
Il corpo era in avanzato stato di decomposizione e questo non ha consentito ad esempio un’analisi degli organi che avrebbero potuto dare altri indizi. Sono necessari approfondimenti istologici e tossicologici. Suicidio, incidente, omicidio… non possiamo escludere nulla”. Fondamentale l’aiuto di Stefano Vanin, l’entomologo che ha seguito casi di Yara Gambirasio, Melania Rea, Elisa Claps.
Il professor Vanin raggiunto da Quarto grado precisa: “C’erano tante larve. A colpo d’occhio sono specie presenti in quel territorio. Quindi escluderei che il corpo sia stato trasportato lì in un secondo momento. Il cadavere si è decomposto in quel luogo” E sull’orario della morte aggiunge: sarà impossibile stabilire l’orario esatto.
Si potrà parlare di un range, un arco temporale piuttosto ampio visto lo stato in cui era il corpo. Per definirlo saranno importanti anche i dati metereologici perché da quello dipende lo sviluppo degli insetti”
DJ MORTA: LEGALE FAMIGLIA, 'IL SUICIDIO DI VIVIANA E' L'IPOTESI CHE SI STA SEGUENDO' =
"Secondo quanto è emerso ieri dopo l'autopsia e visto che le ricerche proseguono a Caronia e Sant'Agata di Militello negli stessi punti degli altri giorni riteniamo che l'ipotesi che si sta perseguendo sia quella del suicidio di Viviana". Lo ha detto l'avvocato Pietro Venuti, legale della famiglia di Viviana Parisi. (Ter/Adnkronos)
Viviana Parisi, i retroscena: “Era in cura con psicofarmaci”
MESSINA. «La signora Viviana, mamma premurosa, aveva purtroppo dei problemi di salute: è stata a lungo in cura nelle strutture pubbliche e prendeva psicofarmaci. Il Covid ha riacutizzato i problemi e quindi è chiaro che l’ipotesi del suicidio è possibile».
Prima ancora che i medici legali dicano qualcosa circa l’autopsia sul corpo di Viviana Parisi, scende in campo l’avvocato Pietro Venuti che con Claudio Mondello assiste la famiglia del marito, Davide Mondello. E mette in chiaro quello che fino a ieri era un pensiero inaccettabile per i familiari: «L’omicidio-suicidio è fra gli scenari, anche se naturalmente si spera sempre di ritrovare il bambino in vita».
Parla di Gioele, 4 anni, scomparso con Viviana il 3 agosto e ancora introvabile. Affiora l’angoscia che lei possa averlo ucciso per poi farla finita. «Profondo dolore — aggiunge il legale — la famiglia è sconvolta e combattuta, s’interroga e nutre ancora speranze di rivedere il bambino».
Vicino al legale c’è il nonno paterno di Gioele, Letterio Mondello. «Viviana è stata con noi tre mesi durante il Covid — spiega —. Era molto turbata e l’hanno anche ricoverata. Ma era dolcissima e brava e non abbandonava mai il figlio. Non lo dava a nessuno, nemmeno a mia moglie».
L’idea che si è fatto su questa vicenda è quella di una Viviana sconvolta dai suoi fantasmi, da una malattia oscura che le turbava la mente da qualche anno. Il bambino potrebbe essere stato vittima di un momento di smarrimento, di follia, nonostante il grande amore. È questa la grande paura. «Se spero di rivedere il piccolo vivo? No, io penso di no dopo tanti giorni…», si lascia andare alla fine il nonno.
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