Autonomia differenziata, De Luca: "Ho una proposta per i nostri amici del Nord"
Il presidente della Regione Campania propone risorse paritarie per la sanità pubblica su tutto il territorio nazionale
Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, si è pronunciato fermamente contro l'autonomia differenziata, sostenendo che essa potrebbe accentuare le disparità tra Nord e Sud, in particolare nei settori chiave della sanità e dell'istruzione.
Durante un intervento tenuto a margine dell’inaugurazione delle nuove infrastrutture stradali presso lo svincolo dell'autostrada A3 a Nocera Inferiore, De Luca ha presentato una proposta concreta per garantire un sistema sanitario più equo in tutto il Paese.
La Battaglia contro l'Autonomia Differenziata
De Luca ha sottolineato come la Regione Campania sia in prima linea nella battaglia contro l'autonomia differenziata, per evitare che questa riforma peggiori le già evidenti differenze tra le regioni del Nord e quelle del Sud. In particolare, il presidente teme che un'autonomia più spinta possa compromettere l'equità nell'accesso a servizi essenziali come la sanità e l'istruzione.
"Se la sanità pubblica e la scuola non ricevono lo stesso sostegno in tutto il Paese, si rischia di allargare ulteriormente il divario tra Nord e Sud," ha dichiarato De Luca. La preoccupazione principale è che le regioni settentrionali, con risorse finanziarie maggiori, possano migliorare i loro servizi, mentre quelle meridionali, già svantaggiate, rimangano indietro.
Una Proposta per i “Amici del Nord”
Nel suo intervento, De Luca ha lanciato una proposta rivolta alle regioni settentrionali. L'obiettivo è di evitare la necessità di un referendum sull'autonomia differenziata. "Proponiamo di distribuire le stesse risorse per la sanità pubblica a ogni cittadino, indipendentemente dal fatto che viva in Piemonte o in Sicilia, e di garantire lo stesso numero di medici in tutte le regioni," ha affermato De Luca.
Secondo il presidente della Campania, questa misura sarebbe un passo fondamentale per garantire una vera parità nei servizi sanitari tra Nord e Sud. Attualmente, la Campania soffre di un deficit di risorse. "Ogni anno la nostra regione viene privata di 200 milioni di euro," ha spiegato, aggiungendo che i cittadini campani ricevono 60 euro in meno a testa rispetto a quelli dell'Emilia Romagna o del Veneto.
Le Disparità nel Sistema Sanitario
Il discorso di De Luca ha messo in luce le attuali disuguaglianze nel sistema sanitario italiano. Con un'allocazione di risorse iniqua, il Sud non riesce a competere in termini di qualità e disponibilità dei servizi sanitari rispetto al Nord. "Se vogliono davvero parlare di efficienza, cominciamo a dare al Sud le stesse risorse finanziarie e umane," ha incalzato De Luca.
Questa proposta, secondo il presidente, rappresenterebbe un importante passo avanti nella lotta per l'equità. Il suo appello è stato chiaro: l’autonomia differenziata non deve servire a creare cittadini di serie A e di serie B, ma a garantire uguali opportunità e diritti per tutti.
Il Sostegno dei Cittadini e il Ruolo della Costituzione
Nel suo discorso, De Luca ha sottolineato la necessità di ottenere il sostegno dei cittadini per questa battaglia. Ha ricordato che la Costituzione italiana garantisce diritti uguali per i servizi essenziali, con la sanità pubblica al centro di queste garanzie. "È un dovere, non un piacere, assicurare le stesse cure a tutti, soprattutto ai bambini," ha aggiunto con fermezza.
Secondo De Luca, la sanità pubblica rappresenta il servizio più importante per i cittadini, e qualsiasi riforma che metta in pericolo l'equità nell'accesso alle cure deve essere contrastata con determinazione.
Il presidente Vincenzo De Luca si dimostra fiducioso riguardo alla sua battaglia contro l'autonomia differenziata, sperando che la sua proposta venga presa seriamente in considerazione dai "amici del Nord." Garantire pari risorse finanziarie e umane per la sanità pubblica in tutte le regioni italiane è, secondo De Luca, l'unico modo per evitare che il divario tra Nord e Sud continui a crescere, e per costruire un'Italia più giusta e unita.