Tragedia familiare a Lazise, litiga col padre per la vendita della villa e lo massacra
«Da mesi gli diceva: prima o poi faccio una strage». La vittima è Franco Campagnari: aveva 67 anni
L'intera comunità di Lazise, una tranquilla cittadina affacciata sul lago di Garda, è stata scossa dalla notizia dell'omicidio di Franco Campagnari, conosciuto affettuosamente come Gige.
L'uomo, un commerciante di dolciumi di 67 anni, è stato brutalmente ucciso dal figlio Marco, 46 anni, al termine di una violenta lite che si è svolta nella villetta di famiglia.
Una Scena da Film Horror
La tragedia è avvenuta nella villetta dove i due abitavano, situata tra i campi. La casa era suddivisa in due piani: al piano superiore viveva Franco, mentre al piano inferiore abitava Marco, che in passato aveva avuto problemi di salute. I carabinieri, arrivati sul posto insieme al pubblico ministero Silvia Facciotti, hanno trovato una scena raccapricciante nella cucina, con macchie di sangue ovunque sulle pareti, segno della violenza estrema con cui Franco è stato ucciso.
Rapporti Tesissimi e Minacce di Strage
Da tempo, i rapporti tra padre e figlio erano estremamente tesi. Le frequenti discussioni rabbiose erano note ai vicini, che parlavano spesso delle liti tra i due, soprattutto riguardo alla villa, che era di proprietà della vittima. Franco Campagnari aveva deciso di vendere la villa per trasferirsi a Peschiera del Garda, in una seconda residenza di sua proprietà. Questa vendita avrebbe permesso a Franco di chiudere il suo banco di dolci e godersi la pensione. Tuttavia, Marco era contrario a questa decisione poiché avrebbe dovuto cambiare casa e sostenere nuovi costi.
L'Esplosione della Violenza
Le tensioni accumulate hanno raggiunto il culmine quella fatidica mattina. Secondo i vicini, Marco era stato visto spesso inveire contro il padre, urlando minacce del tipo "prima o poi faccio una strage". Le famiglie del quartiere, pur scioccate, non erano completamente sorprese dal tragico epilogo, avendo sentito le ripetute minacce di Marco.
Il Giorno dell'Omicidio
La mattina dell'omicidio, Franco Campagnari è stato visto gridare dal cancelletto esterno, chiedendo di entrare in casa mentre la cognata, che viveva accanto, lo implorava di non farlo. Ignorando gli avvertimenti, Franco è entrato, e Marco lo ha raggiunto nel garage, brandendo un coltello e colpendolo fatalmente alla gola e alla testa con un martello.
Intervento delle Autorità
Quando i carabinieri sono arrivati, allertati dai vicini che avevano sentito le urla, hanno trovato Marco Campagnari in stato confusionale nel garage. Marco, che anni prima aveva subito un intervento chirurgico al cervello, presentava alcune ferite causate dalla lite. È stato portato in ospedale per le cure necessarie e successivamente trasferito in caserma per l'interrogatorio, al termine del quale è stato disposto il suo fermo.
Questo tragico evento ha lasciato un segno indelebile nella comunità di Lazise. Le tensioni familiari, i problemi di salute mentale e i motivi economici hanno contribuito a un'escalation di violenza che ha avuto un esito fatale. La vicenda sottolinea l'importanza di affrontare i conflitti familiari e i problemi di salute mentale con l'aiuto di professionisti, per prevenire tragedie simili in futuro.