Caos AstraZeneca - Rallentamenti e file si sono registrate oggi nel centro vaccinale della Mostra d'Oltremare, nel quartiere Fuorigrotta a Napoli.
La causa dei rallentamenti, fa sapere la Asl, è da individuare nel tentativo di molte persone di convincere il medico a somministrare un vaccino diverso da quello AstraZeneca.
Oggi all'hub della Mostra d'Oltremare erano convocati i cittadini della fascia d'età 70-79 anni, ai quali è destinato il vaccino AstraZeneca.
Inutili, quindi, le richieste di essere sottoposti alla somministrazione di una dose di vaccino Pfizer, riservato alla categoria dei pazienti fragili.
Il direttore Asl si reca al centro vaccinale per un sopralluogo
Il direttore generale della Asl Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva si è recato sul posto per un sopralluogo.
La situazione è tornata alla normalità una volta riuscita a smaltire la coda.
Nessun problema invece si è registrato negli altri centri vaccinali realizzati dalla Asl Napoli 1 Centro, nella Fagianeria del Bosco di Capodimonte e nel Museo Madre al centro storico.
Chiuso oggi l'hub della Stazione Marittima per la sanificazione periodica.
Non scende la curva in Campania. La gente rifiuta il vaccino AstraZeneca per paura
Aumenta la curva dei contagi e aumentano le proteste in Campania.
I dati segnalano un aumento sempre maggiore dell'indice di positività, che oggi si attesta al 14%. C'è poi la rabbia degli operatori economici, che non ne possono piu' delle chiusure.
E c'è la paura dei cittadini che devono ricevere il vaccino e che sempre più spesso rifiutano la somministrazione dell'AstraZeneca.
Ore di tensione, dunque. La giornata è iniziata con la protesta degli operatori mercatali: da ore stanno bloccando l'autostrada A1 Roma-Napoli, in territorio casertano. Code chilometriche, forti disagi alla circolazione ed una richiesta: "Vogliamo la riapertura totale.
Non ci muoveremo da qui fino a quando non arriveranno notizie dalla nostra delegazione a Roma sulla riapertura totale dei mercati", dice il presidente dell'Ana-Ugl di Caserta Peppe Magliocca.
Dall'autostrada a Napoli la situazione non cambia e la rabbia è la stessa. Oggi protesta dei commercianti: saracinesche aperte anche se senza clienti.
"Noi così finiamo tutti per strada. Dobbiamo ancora pagare le forniture della scorsa stagione ma intanto non abbiamo guadagnato. E non ci vengano a parlare di ristori, secondo lei un negozio a Chiaia cosa ci fa con duemila euro?".
Il martedì dopo Pasqua è, dunque, il giorno dello sfogo per i negozianti di Napoli, come Salvatore Amente, nel suo negozio in via Carlo Poerio.
Hanno riaperto in centinaia per protesta, senza servire i clienti ma stando nei negozi per testimoniare un disagio ormai insostenibile.
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