Guerra Israele, Biden chiede tre giorni di tregua ma Netanyahu non arretra
GUERRA ISRAELE. Il presidente degli Usa, Biden, insiste sul cessate il fuoco per avanzare nelle trattative per il rilascio degli ostaggi, ma il primo ministro israeliano non accetta e rilancia: "Dopo la guerra prenderemo il controllo della sicurezza nella Striscia". Non c'è accordo da parte degli USA. L'esercito afferma di aver colpito 14mila obiettivi di Hamas in un mese di attacchi.
Israele ha colpito il territorio libanese più volte nelle ultime 24 ore, secondo quanto dichiarato dall'esercito israeliano. Gli attacchi definiti "risposte al fuoco" contro lo Stato ebraico e un "obiettivo aereo sospetto" rilevato sul territorio israeliano. Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (IDF), Daniel Hagari, ha confermato che gli aerei da guerra delle IDF hanno colpito obiettivi di Hezbollah in Libano, tra cui un magazzino, posizioni di lancio, infrastrutture e siti contenenti mezzi tecnologici.
L'attacco iniziale da parte di Israele a Gaza risale al 7 ottobre
E da allora si è sviluppato un mese di guerra che ha portato a eventi come la strage nei kibbutz, il massacro durante un rave party, i bombardamenti da parte dello Stato ebraico sulla Striscia di Gaza e un'operazione via terra. Inoltre le Nazioni Unite hanno richiesta una tregua e nel frattempo si sono verificati episodi di antisemitismo in Europa.
Il primo ministro israeliano Netanyahu ha dichiarato in un'intervista all'emittente statunitense ABC News, concessa dopo una nuova telefonata con il presidente Joe Biden, che dopo la guerra, Gaza sarà sotto il controllo di Israele, e si oppone al cessate il fuoco.