Alessandro Impagnatiello, il barman attualmente detenuto nel carcere di San Vittore per l'omicidio di Giulia Tramontano, la sua fidanzata incinta di sette mesi, si trova in una cella nel quinto raggio destinato ai detenuti considerati a rischio.

A riportarlo è Ansa. Alessandro Impagnatiello, dopo essere stato arrestato, ha espresso ripetutamente il desiderio di togliersi la vita, affermando che "l'unico pentimento che abbia un senso è togliermi la vita". A causa di ciò, viene monitorato più attentamente rispetto agli altri detenuti e non ha contatti con loro. Nonostante ciò, le sue condizioni sono compatibili con il regime carcerario.

Giulia Tramontano voleva lasciare Impagnatiello. Lui le rispose: "Ma che madre sei?"

"Prima ancora di far nascere un bambino, tu vuoi già dividerci? Vuoi farlo nascere con due genitori separati? Ma che madre sei!" scriveva Alessandro Impagnatiello alla sua compagna Giulia Tramontano il 25 maggio scorso, due giorni prima di ucciderla. La giovane donna di 29 anni, incinta di sette mesi, aveva scoperto i tradimenti e le menzogne del suo compagno e aveva deciso di lasciarlo.

In un messaggio, Giulia chiedeva ad Alessandro di accettare la sua decisione e di chiudere l'argomento, spiegando che non lo voleva più vedere come il suo compagno e che desiderava trovare la sua pace. Nel frattempo, proponeva di continuare a condividere la casa finché fosse stato necessario.

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