MELONI SUL WASHINGTON POST. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha sorpreso i suoi critici. In un lungo articolo pubblicato sul "Washington Post", il giornalista Lee Hockstader ha scritto che in molti, al momento dell'insediamento del governo italiano lo scorso ottobre, erano dubbiosi in merito alla possibilita' per la premier di rimanere in carica fino a Natale.

"Nonostante cio', il governo e' rimasto in carica fino alle festivita' natalizie, e all'arrivo della Pasqua si mostra ancora piu' solido", si legge nell'articolo, in cui vengono ricordate le numerose critiche arrivate nei confronti del governo Meloni nel corso dei mesi alla luce dell'ideologia di destra di Fratelli d'Italia, nato nel 2012 da una scissione del Popolo della Liberta' e prosecutore della tradizione politica di Alleanza Nazionale.

Meloni sul Washington Post: "Ha sorpreso i suoi critici"

Ad oggi, si legge nell'articolo, la premier ha "sorpreso i suoi critici, soprattutto all'estero: in molti si aspettavano una versione italiana della deputata Marjorie Taylor Greene", esponente dell'ala populista del Partito repubblicano, invece "hanno trovato una conservatrice tradizionale, piu' simile all'ex governatrice della Carolina del Sud, Nikki Haley".

Anche sul tema dell'immigrazione, Hockstader ha scritto che le politiche del governo italiano sono "difficilmente distinguibili" da quelle adottate dall'amministrazione Biden, alle prese con una ondata migratoria senza precedenti al confine con il Messico.

La stabilita' del nuovo governo italiano, si legge nell'editoriale, potrebbe aprire la strada a nuove vittorie della destra in Europa, anche se "sara' difficile replicare il suo acume, il suo tempismo e anche la fortuna" della Meloni. Nell'articolo elogiato l'approccio del governo italiano alla guerra in Ucraina.

A dispetto di suoi tradizionali alleati come il premier ungherese, Viktor Orban, o la leader di opposizione francese Marine Le Pen, la Meloni ha mostrato un "sostegno incrollabile" nei confronti dell'Ucraina, prendendo le distanze dalla Russia e dal suo presidente, Vladimir Putin. La premier ha approvato gli aiuti militari, ha viaggiato personalmente a Kiev e a Bucha e ha avuto interlocuzioni dirette con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

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