Mario Tronti, figura di spicco nel mondo politico e filosofico italiano, è scomparso a Ferentillo, provincia di Terni, il mattino del 7 agosto, all'età di 92 anni. Questo avvenimento segna la fine di una figura influente che aveva fatto una scelta di allontanarsi dall'agone politico da qualche tempo.

Oltre ad essere stato un importante esponente politico, Mario Tronti ha lasciato un'impronta significativa come filosofo riconosciuto. Nel 1961, insieme a Toni Negri e Raniero Panzieri, fu tra i teorici del marxismo operaista, una corrente di pensiero che ha avuto un impatto duraturo sull'analisi delle dinamiche del lavoro e della lotta di classe.

Mario Tronti

Ha intrapreso un percorso politico nel contesto del Partito Comunista Italiano, impegnandosi attivamente in tale ambito. Nel 1992, è stato eletto al Senato con il Partito Democratico della Sinistra, segnando l'inizio di una carriera politica istituzionale di rilievo.

Dopo un periodo di lontananza dalla scena parlamentare, nel 2013 Tronti è tornato a sedere sugli scranni di Palazzo Madama, questa volta come membro del Partito Democratico. La sua presenza e la sua esperienza hanno contribuito a portare avanti dibattiti e decisioni importanti nel panorama politico italiano.

La sua morte rappresenta la perdita di una figura di spicco che ha lasciato un'impronta duratura sia nella politica che nella filosofia, influenzando generazioni di pensatori e attivisti.

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