Elisa De Nardi
Elisa De Nardi

Una valanga a Cortina d'Ampezzo ha spezzato la vita di Elisa De Nardi, 40 anni, un’alpinista esperta e appassionata di montagna. Durante un’escursione a Forcella Giau con il fratello Andrea e altri due compagni, la donna è stata travolta da una slavina ed è stata trovata sepolta sotto tre metri di neve. I soccorritori l’hanno estratta e tentato di rianimarla, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare.

Chi era Elisa De Nardi

Nata e cresciuta a Conegliano, Elisa De Nardi aveva sviluppato sin da giovane un profondo legame con le Dolomiti. Iscritta al Club Alpino Italiano (CAI) dal 2023, era un’alpinista esperta, amante del trekking e dello sci alpinismo. La sua passione per la montagna era accompagnata da grande prudenza e rispetto per l’ambiente alpino, che conosceva bene e affrontava sempre con determinazione.

La dinamica della tragedia

Domenica 16 marzo, Elisa si trovava a Forcella Giau per un’escursione insieme al fratello Andrea, 51 anni, e ad altri due compagni. Improvvisamente, una valanga si è staccata travolgendo il gruppo. Il fratello ha tentato disperatamente di salvarla, ma Elisa è stata completamente sommersa dalla neve.

L’allarme è stato lanciato immediatamente dall’unico escursionista rimasto illeso. Sul posto sono intervenute le squadre di soccorso alpino e le unità cinofile, che hanno individuato Elisa sotto tre metri di neve. Nonostante i tentativi di rianimazione, la donna è stata trasportata in condizioni critiche all’ospedale di Treviso, dove è deceduta poche ore dopo.

Altri due feriti e una seconda vittima

Nell’incidente è rimasto gravemente ferito anche Abel Ayala Anchundi, 38 anni, originario dell’Ecuador e residente a Vittorio Veneto. Anche lui è stato trasportato in ospedale, ma non è sopravvissuto alle gravi ferite riportate. Andrea De Nardi si trova ricoverato a Pieve di Cadore, mentre il quarto componente del gruppo, rimasto illeso, è stato condotto alla caserma di Cortina d'Ampezzo per essere interrogato sulle circostanze dell’accaduto.

La valanga e il pericolo del fuoripista

Secondo le prime ricostruzioni, la valanga potrebbe essere stata innescata dal passaggio di alcuni sciatori, nonostante il divieto di fuoripista vigente in quella zona. Le condizioni meteo e il rischio valanghe elevato avevano già messo in allerta le autorità locali. Gli esperti sottolineano l’importanza di rispettare le indicazioni di sicurezza in montagna per prevenire tragedie simili.

La morte di Elisa De Nardi e di Abel Ayala Anchundi rappresenta una grave perdita per la comunità alpinistica e per le loro famiglie. L'incidente a Forcella Giau riaccende il dibattito sulla sicurezza in montagna e sull’importanza di seguire le regole per evitare simili tragedie. Le autorità stanno indagando per comprendere meglio la dinamica dell'accaduto e determinare eventuali responsabilità.

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