Il terzo e ultimo prodigio del Santo Patrono di Napoli, San Gennaro, si è verificato oggi con il miracolo laico tanto atteso: il suo sangue si è sciolto poco prima delle 11 del mattino. Questo evento è particolarmente significativo per la città, e il riferimento storico risale al 1631, quando i napoletani si rivolsero a San Gennaro durante un periodo di intensa attività sismica e minacciosa eruzione del Vesuvio.

La storia, tra realtà e leggenda, narra che nel 1631 la lava del Vesuvio stava minacciando di distruggere i comuni circostanti, tra cui Portici, Ercolano e Torre del Greco. Con il timore di perdite umane e distruzione, l'arcivescovo decise di portare in processione le reliquie di San Gennaro, tra cui la testa e il sangue del Santo.

San Gennaro e il miracolo della liquefazione

La processione avanzò fino a raggiungere il luogo dove oggi sorge il Ponte della Maddalena. In modo miracoloso, pochi giorni dopo la processione, la lava si fermò proprio in quel punto, evitando ulteriori danni e tragedie.

Oltre a questo miracolo del 16 dicembre, gli altri due momenti di scioglimento del sangue di San Gennaro si verificano nel sabato che precede la prima domenica di maggio e il 19 dicembre, giorno in cui Napoli celebra la festa del suo Santo Patrono. Questi eventi sono celebrati con grande devozione e rappresentano momenti di significato spirituale per la comunità napoletana.

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Una profonda tristezza ha avvolto Pineto per la prematura scomparsa di Cristina Martella, una giovane madre di 48 anni che ha perso la sua battaglia contro un tumore. La notizia ha generato grande commozione nella comunità, lasciando tutti sgomenti per la perdita di una vita così giovane, soprattutto in questi giorni di festa.

Cristina, madre di un figlio, era, infatti, una figura molto conosciuta e amata nel paese. La sua forza, dolcezza e determinazione l'hanno resa stimata e apprezzata da tutti coloro che avevano il privilegio di conoscerla. Il padre Ariano, insieme alla sua famiglia, gestisce La Lucciola, uno dei lidi storici e popolari di Pineto, rendendo la perdita ancor più dolorosa per la comunità. Continua a leggere qui

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