La Cassazione ha accolto il ricorso presentato dalla difesa di Massimo Bossetti, condannato per l'omicidio della minorenne Yara Gambirasio, stabilendo un rinvio per un nuovo esame davanti alla Corte di Assise di Bergamo. La decisione riguarda le indagini difensive che potrebbero essere utilizzate per una possibile richiesta di revisione del processo.

Annullata l'ordinanza della Corte di Assise di Bergamo

La Prima Sezione della Cassazione ha annullato con rinvio l'ordinanza emessa il 21 novembre 2022 dalla Corte di Assise di Bergamo. Questa ordinanza aveva negato alla difesa di Bossetti il diritto di accedere ai reperti confiscati al fine di condurre indagini difensive in vista di una potenziale revisione del processo.

Aperta la possibilità di ricognizione dei reperti

In seguito alla decisione presa in camera di consiglio dai giudici della Cassazione, la Corte di Assise di Bergamo dovrà consentire alla difesa di effettuare una ricognizione dei reperti, nel rispetto dei limiti già stabiliti da precedenti provvedimenti. Saranno inoltre stabilite adeguate precauzioni per garantire l'integrità dei reperti.

Valutazione di possibili nuovi accertamenti tecnici

Dopo la ricognizione dei reperti, qualora la difesa avanzasse ulteriori richieste specifiche, la Corte di Assise dovrà valutare la fattibilità di nuovi accertamenti tecnici e la loro rilevanza per il caso, evitando che siano manifestamente inutili.

Il caso Bossetti continua ad essere oggetto di attenzione giudiziaria e la Corte di Assise dovrà adottare le misure necessarie per garantire un esame completo e accurato delle indagini difensive, nel rispetto dei diritti di tutte le parti coinvolte.

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