Viterbo in lutto, è morta la scrittrice Rosanna De Marchi
La città di Viterbo è avvolta nel dolore per la scomparsa di Rosanna De Marchi, una figura di spicco nella cultura locale e autrice di libri storici e poesie. La notizia della sua morte improvvisa ha colpito profondamente la comunità, lasciando un vuoto incolmabile.
Rosanna De Marchi, oltre a essere una stimata scrittrice, era conosciuta per il suo impegno e la sua dedizione alla città. Nel 1993, le era stata conferita l'onorificenza di Cavaliere della Repubblica, riconoscimento della sua significativa contribuzione alla cultura e alla comunità. I viterbesi la ricordano come "una cara amica di Viterbo, che ha dato tanto per la città. Una grande donna, con un cuore grande".
Addio alla famosa scrittrice viterbese
La scrittrice era particolarmente legata al centro polivalente del Pilastro, di cui ricopriva il ruolo di vicepresidente. Le sue memorabili partecipazioni alla Calza della Befana più lunga del mondo sono rimaste impresse nella memoria di chi l'ha conosciuta.
La notizia della sua morte è stata annunciata da Patrizia Notaristefano, assessora e amica di lunga data: "Non trovo le parole per esprimere il dolore per la perdita della cara Rosanna. Stamane aveva risposto ai miei messaggi dei giorni scorsi con un vocale in cui mi raccontava del post intervento difficile e doloroso ma anche pieno di speranza a cui avevo risposto con un messaggio di incoraggiamento e affetto seguito da un suo grande cuore. Così se ne è andata."
Rosanna De Marchi lascia un segno indelebile nella cultura viterbese con la sua vasta produzione letteraria. Tra i suoi libri più significativi figurano "17 gennaio 1944" e "1900, cent'anni di storie italiane". Ha contribuito anche alle sceneggiature dei film "Santa Rosa da Viterbo" e "Santa Gemma Galgani". Docente e sostenitrice di numerose iniziative culturali nella città di Viterbo, la sua eredità culturale rimarrà un faro per le generazioni future.
La scrittrice lascia dietro di sé non solo un ricco patrimonio letterario ma anche un figlio, nipoti e una comunità sgomenta dalla sua improvvisa partenza. Il suo contributo alla cultura e alla vita della città sarà sempre ricordato con gratitudine e affetto.