NAPOLI. Sono stati identificati gli autori della vergognosa aggressione ai danni di un’infermiera dell’ospedale Cardarelli di Napoli. I carabinieri della Compagnia Vomero hanno identificato e denunciato marito e moglie di 43 e 47 anni, già noti alle forze dell’ordine.
I militari sono riusciti a risalire all’identità della coppia grazie alle testimonianze della vittima e dei presenti ed alle immagini della videosorveglianza.
La terribile aggressione all’infermiera del Cardarelli: “Le hanno strappato i capelli e provato a cavarle un occhio”
Pugno duro per la feroce aggressione dell’infermiera da parte dei familiari di una paziente, avvenuta la corsa notte al Cardarelli.
A schierarsi senza se e senza ma da parte della donna, che ricordiamolo, ha subito prima minacce e poi calci e pugni; oltre a rischiare la perdita di un occhio -hanno provato a cavarglielo- è Barbara Preziosi, coordinatrice provinciale di Italia Viva.
“Quello che è avvenuto stanotte al Cardarelli è di una gravità inaudita, un episodio che merita una risposta immediata e forte da parte delle Istituzioni“, ha detto la Preziosi, intervenendo sull’episodio.
“Non posso neanche immaginare – ha ammesso Preziosi – il terrore che ha provato questa infermiera, bloccata da familiari di una paziente che gliele avevano promesse già prima”
La violenza allo stato puro raccontata da Preziosi
“Una violenza e una premeditazione che lasciano sgomenti. Le hanno strappato i capelli dalla testa e hanno provato a cavarle un occhio. All’infermiera e alla sua famiglia va tutta la mia solidarietà“.
Solidarietà da parte dei vertici del Cardarelli
Per la direzione strategica dell’Azienda ospedaliera si tratta di “un episodio inqualificabile che non può e non deve restare impunito. Alla nostra infermiera e alla sua famiglia va la solidarietà dell’intera Azienda Ospedaliera”.
“Siamo pronti a costituirci parte civile e decisi a fare quanto in nostro potere per far sì che gli autori di questa violenza siano individuati e perseguiti”.
Controllo e sicurezza in ospedale
“La sicurezza dei nostri operatori è da sempre una priorità assoluta, un obiettivo che perseguiamo tramite il servizio di vigilanza provata, ma anche di concerto con le forze dell’ordine“.
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