E' morta Piera Degli Esposti, "o verbe nuovo” come la definì Eduardo De Filippo. Il mondo del teatro e del cinema dice addio a Piera Degli Esposti, una delle sue più grandi interpreti. L'attrice, che aveva 83 anni, è morta oggi all'ospedale Santo Spirito di Roma, dove era stata ricoverata a giugno per complicazioni polmonari.

Piera Degli Esposti - A dare la notizia la sua famiglia

Nella sua lunga carriera aveva lavorato con i più grandi registi e attori da Edoardo De Filippo a Antonio Calenda. Ha vinto il David di Donatello per "L'ora di religione" (2002) di Marco Bellocchio e "Il divo" (2009) di Paolo Sorrentino.

Chi era Piera Degli Esposti

Nata a Bologna il 12 marzo 1938 si era formata in gruppi teatrali sperimentali imponendosi tra il 1969 e il 1976 al Teatro Stabile dell'Aquila, lavorando con grandi registi come Antonio Calenda e Giancarlo Cobelli (La pazza di Chaillot di Jean Giraudoux, 1972; La figlia di Iorio di Gabriele D'Annunzio, 1973; Antonio e Cleopatra di William Shakespeare, 1974). Proprio nel teatro diretto da Calenda il "101" muove i primi passi insieme ad altri ragazzi che diverranno pilastri del teatro italiano come Nando Gazzolo e Gigi Proietti. Nel 1966 avviene il suo esordio in TV con uno sceneggiato di grande successo, "Il conte di Montecristo". La sua carriera cinematografica inizia invece l'anno successivo con il film "Trio" per la regia di Gianfranco Mingozzi, a cui seguirà "Questi fantasmi" di Renato Castellani.

Definita da Eduardo De Filippo "'o verbo nuovo"

Piera Degli Esposti ha scritto un capitolo importante della storia del teatro e del cinema italiano grazie al suo straordinario talento e al suo anticonformismo, che l'hanno resa una delle interpreti più originali dello spettacolo. Piera Degli Esposti continua così tra palco, set e TV con "Il circolo Pickwick" di Ugo Gregoretti e, al cinema, con "Medea", diretto da Pier Paolo Pasolini, e "Sotto il segno dello scorpione" dei fratelli Taviani. A teatro lavora con registi come Scaparro, Guicciardini, Sequi e Massimo Castri. Sempre nel 1980 scrive insieme a Dacia Maraini (amica di lunga data) la storia intensa della sua gioventù, nel romanzo di grande successo "Storia di Piera", divenuto film tre anni dopo, per la regia di Marco Ferreri e la sceneggiatura della stessa Degli Esposti. All'inizio degli anni ottanta recita per Nanni Moretti in "Sogni d'oro" e per Cinzia TH Torrini in "Giocare d'azzardo". Marco Ferreri sarà in questo periodo il primo a sfruttare le sue doti di sceneggiatrice, nel film da lui diretto "Il futuro è donna", interpretato dalla stessa Piera, in una parte minore, da Ornella Muti e Hanna Schygulla. In seguito sarà diretta da Lina Wertmüller che la sceglie per tre suoi film, "Scherzo del destino in agguato dietro l'angolo come un brigante da strada", "Il decimo clandestino" e "Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica". Nel 1986 vince il Nastro d'argento per la sua interpretazione di Teresa in "La coda del diavolo" diretta da Giorgio Treves, al suo primo lavoro. Allo stesso tempo lavora assiduamente in teatro, recitando in Madre Coraggio, Prometeo e lo Stabat Mater. Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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