elezioni groenlandia

La Groenlandia ha scelto il cambiamento. Le elezioni legislative hanno visto la netta vittoria del centrodestra, con un chiaro segnale a favore dell’indipendenza dall’influenza danese. A riferire i risultati è stato il canale pubblico groenlandese Knr, che ha confermato il successo dei Demokraatit, partito social-liberale, che ha ottenuto oltre il 30% dei voti, e dei nazionalisti di Naleraq, arrivati al 23%. Entrambi i partiti sostengono la piena indipendenza dall’amministrazione di Copenaghen.

Crollo dei partiti al governo: il popolo spinge per il distacco dalla Danimarca

Il verdetto elettorale è stato un duro colpo per i partiti della coalizione uscente. Gli ambientalisti di sinistra di Inuit Ataqatigiit sono crollati al 21% (-15% rispetto al 2021), mentre i socialdemocratici di Siumut hanno ottenuto appena il 15% (-14%). Il risultato è stato influenzato dal forte sentimento nazionalista, rafforzato dalle recenti dichiarazioni dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che nel 2019 aveva espresso l’intenzione di acquistare l’isola, suscitando reazioni di indignazione.

Un voto storico: alta affluenza e tensioni geopolitiche

Le elezioni hanno registrato una partecipazione record, con i 56mila cittadini groenlandesi che si sono recati in massa ai seggi. La chiusura delle urne, inizialmente prevista per le 20, è stata prolungata di mezz’ora per permettere a tutti gli elettori in coda di esprimersi. Il risultato rappresenta una svolta politica, con i vincitori impegnati a negoziare le condizioni per un futuro distacco dalla Danimarca.

La Groenlandia tra autonomia e indipendenza

La Groenlandia è territorio autonomo danese dal 1979, con un proprio Parlamento e una crescente voglia di autogoverno. Nel 2009, un referendum ha sancito il diritto all’autodeterminazione, lasciando alla Danimarca solo la gestione della difesa e degli affari esteri. Tuttavia, il percorso verso l’indipendenza è complicato dal sostegno finanziario di Copenaghen, che versa circa 580 milioni di euro all’anno alla Groenlandia, coprendo circa un terzo del bilancio dell’isola.

Una terra strategica e ricca di risorse

Oltre all’aspetto politico, il futuro della Groenlandia è legato alle sue ricchezze naturali e alla sua posizione strategica. Il cambiamento climatico sta riducendo la calotta glaciale, aprendo nuove rotte commerciali tra l’Atlantico e il Pacifico, che potrebbero rivoluzionare il commercio internazionale. Inoltre, l’isola possiede enormi giacimenti di terre rare, essenziali per la produzione di batterie, computer, smartphone e tecnologie rinnovabili, oltre a potenziali riserve di petrolio e gas naturale.

Il cammino verso la sovranità: quando e come?

Quattro dei cinque principali partiti in corsa alle elezioni hanno espresso la volontà di ottenere l’indipendenza, ma le divergenze rimangono sulla tempistica e sulle modalità. Naleraq è il più radicale nel voler accelerare il distacco dalla Danimarca, mentre Demokraatit sostiene un approccio più graduale. La direzione futura dipenderà dalla formazione del nuovo governo di coalizione, e dalle alleanze politiche che ne scaturiranno.

Con la vittoria dei partiti favorevoli all’indipendenza, la Groenlandia si prepara a un nuovo capitolo della sua storia, in cui il sogno dell’autonomia completa potrebbe presto trasformarsi in realtà.

Garlasco, si riaprono le indagini. Legale: "Stasi dichiarato colpevole da 40 magistrati
Vitulano in lutto per Angelo Antonio Tedesco: il ricordo degli ultras