Giulia Tramontano 'diventa legge', Meloni: "Stop femminicidi". Oggi in Cdm per irrobustire le norme
Giulia Tramontano apre le piste per un nuovo decreto legge contro la violenza sulle donne. Un dramma quello della giovane mamma di Sant'Antimo che ha sconvolto l'Italia. Ma bisognava perdere un'altra giovane vita per avere una legge che finalmente tutelasse del tutto le donne? E' questa la domanda che in tanti si pongono, dalla famiglia della povera Giulia ad un'Italia intera che urla giustizia.
Giulia Tramontano, in Cdm il disegno di legge per irrobustire le norme contro i femminicidi
La violenza di genere continua a essere una grave emergenza in Italia, come dimostrano i recenti casi di Giulia Tramontano a Milano e Pierpaola Romano a Roma. Queste tragiche morti si aggiungono alla lunga lista di donne assassinate nel nostro paese, molte delle quali vittime di femminicidio, ovvero omicidi con motivazioni di genere. Nonostante un lieve calo nei primi cinque mesi del 2023, il fenomeno rimane estremamente preoccupante.
Per contrastare questa situazione, il governo ha deciso di intervenire con una stretta legislativa contenuta nel disegno di legge interministeriale, attualmente in esame del Consiglio dei ministri. L'obiettivo principale di questa proposta di legge è la prevenzione, cercando di individuare tempestivamente le situazioni di pericolo per evitare che si concretizzino in atti criminali.
Il testo del disegno di legge
Concordato dai ministri delle Pari opportunità, dell'Interno e della Giustizia, introduce diverse novità. Riguardo alle misure cautelari, si prevede l'ampliamento dei reati per i quali può essere applicato l'ammonimento, nonché l'imposizione di una distanza minima di almeno 500 metri dal domicilio e dai luoghi frequentati dalla vittima, deciduta dal tribunale. Sarà inoltre possibile utilizzare il braccialetto elettronico per verificare il rispetto di queste disposizioni.
La procedura per l'uso del braccialetto sarà resa più rigorosa e automatica per chi è agli arresti domiciliari, ma potrà anche essere imposto preventivamente per i cosiddetti "reati-spia". Inoltre, il disegno di legge mira ad introdurre la misura della sorveglianza speciale per casi di tentato omicidio, revenge porn, deformazioni permanenti dell'aspetto con l'uso di acidi, oltre ai casi di stalking e maltrattamenti.
Al fine di ottimizzare la protezione preventiva, i pubblici ministeri dovranno valutare entro 30 giorni l'applicazione delle misure cautelari, e lo stesso termine massimo sarà concesso ai giudici per le indagini preliminari al fine di prendere una decisione.
I reati di violenza di genere e femminicidio saranno considerati prioritari nei processi. Inoltre, è previsto un aumento delle pene, con procedibilità d'ufficio, per i soggetti già ammoniti, anche se il reato viene commesso contro un'altra persona. È stata prevista una pena detentiva da 1 a 5 anni per coloro che violano il divieto di avvicinamento. Sarà possibile effettuare arresti anche in flagranza differita entro 48 ore, consentendo l'utilizzo di prove video o fotografiche.
Le morti di Giulia e Pierpaola
Sono avvenute poco dopo l'ultimo rapporto pubblicato dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno, che ha evidenziato la situazione degli omicidi in Italia fino al 28 maggio. Nei primi cinque mesi del 2023 si sono verificati 129 omicidi, 6 in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tuttavia, il numero di vittime di sesso femminile è diminuito del 10%, passando da 50 a 45.
Gli omicidi in ambito familiare e affettivo sono rimasti stabili, con una leggera diminuzione da 59 a 58. Anche in questo caso, si è registrata una riduzione soprattutto nel numero di donne uccise, con una diminuzione del 16% da 44 a 37. È importante notare che l'omicidio da parte del partner o di un ex non è più un fenomeno esclusivamente femminile. Sebbene il totale degli omicidi in questa categoria sia diminuito da 25 a 24, la stragrande maggioranza delle vittime (22) sono donne. Nonostante questi cali, secondo l'associazione Donne in Rete contro la Violenza, si continua a verificare un femminicidio ogni due giorni, evidenziando l'urgenza di adottare misure efficaci per contrastare questa tragedia.
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